Le DDR salvano Intel

Dal 1971 a oggi, la storia dei chipset Intel. I chipset un tempo erano componenti centrali, mentre ora hanno lasciato molte funzioni al processore.

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a cura di Tom's Hardware

Dal 2000 al 2002, Intel continuò a spingere le piattaforme con RDRAM. Chiunque volesse un PC meno costoso era costretto a puntare un vecchio Pentium III o qualcosa con CPU AMD. Non sorprende quindi che quest'ultima vide accrescere decisamente la sua quota di mercato in questo periodo.

Fortunatamente per Intel, lo standard DDR SDRAM venne finalizzato proprio in quel periodo e l'azienda presentò il chipset 845 con supporto a quella tecnologia all'inizio del 2002. La memoria DDR funzionava a 400 MHz effettivi in configurazione single-channel, ed era in grado di offrire prestazioni e bandwidth simili alla RDRAM, ma con un prezzo molto più basso. Passando alla memoria DDR e introducendo i chipset con controller di memoria dual-channel nel 2002/2003, Intel fu in grado di rendere le sue piattaforme molto più convenienti, aumentando al tempo stesso le prestazioni. Su diverse piattaforme desktop il supporto di memoria fu esteso a 4 GB.

Intel rinnovò anche la sua tecnologia grafica creando le soluzioni Extreme Graphics ed Extreme Graphics 2 nel 2001 e nel 2003, rispettivamente. Queste GPU integrate erano simili alla precedente generazione di Intel, ma migliorate per supportare le API DirectX 7.0. Potevano inoltre accedere a un massimo di 64 MB di memoria di sistema. Altre novità che furono introdotte in questo periodo erano i primi controller USB 2.0 integrati, l'arrivo dell'AGP 8x e le prime porte SATA.

Caratteristiche principali:

  • FSB a 533 MHz (2002), FSB a 800 MHz (2003)
  • PCI 2.3 (2003)
  • DDR266, DDR333 (2002), DDR400 (2003)
  • USB 2.0 (2002)
  • Supporto di memoria 16GB (2003)
  • AGP 8x (2003)
  • SATA 1.5 Gb/s (2003)

Processori di questo periodo:

  • Pentium 4, Pentium 4 Extreme Edition
  • Pentium D
  • Celeron D