DDR SDRAM, il salto generazionale

Uno dei principali componenti degli odierni dispositivi, dal PC allo smartphone, dalla console agli SSD, è la RAM che si è evoluta lungo un arco di decenni senza mai essere soppiantata. Ripercorriamone la storia.

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a cura di Tom's Hardware

Con le DDR SDRAM gli acronimi iniziarono a diventare così lunghi che finirono per essere tagliati anch'essi. Se non ci credete provate a tenere a mente Double Data Rate Syncronous Dynamic Random Access Memory e capirete perché si è passati a chiamarle solamente "DDR" (e no, non è un omaggio alla scomparsa Repubblica Democratica Tedesca).

Le specifiche delle DDR SDRAM iniziarono a essere elaborate dal JEDEC nel 1996 e trovarono completamento nel 2000 con lo standard JESD79. La teoria era di prendere le SDRAM e migliorarle senza tuttavia stravolgere il concetto di base. Per farlo si usò lo stesso accorgimento delle RDRAM, ovvero la trasmissione dei dati sia sul fronte di salita del clock (da 0 a 1) sia su quello di discesa (da 1 a 0).

In questo modo, a parità di clock (100 MHz) e di bus (64 bit), il bandwidth raddoppiava passando da 800 MB/s a 1600 MB/s.

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Banco da 1 GB di DDR SDRAM a 400 MHz prodotte da Micron, nota al pubblico per il marchio Crucial

A livello fisico, la differenza consisteva nel numero dei pin (184 contro 168 della precedente generazione) e la presenza di una sola tacca contro le due delle SDRAM. Le DDR SDRAM avevano anche un altro vantaggio dovuto a una tensione di alimentazione più bassa: i 2,5V (2,6V per alcuni modelli) delle DDR SDRAM garantivano minori consumi rispetto ai 3,3V delle SDRAM.

Lo standard JESD79 annoverava quattro modelli di DDR SDRAM contraddistinti da bandwidth crescenti in funzione della frequenza del bus I/O. Le caratteristiche principali si possono riassumere come segue:

Standard JEDEC Nome commerciale Clock della memoria Clock del bus I/O Data Rate Bandwidth Tensione
DDR-200 PC-1600 100 MHz 200 MT/s 1.600 MB/s   2,5V
DDR-266 PC-2100 133 MHz 266,66 MT/s 2.133 MB/s
DDR-333 PC-2700 166 MHz 333,33 MT/s 2.666 MB/s
DDR-400 PC-3200 200 MHz 400 MT/s 3.200 MB/s 2,6V

Come si vede dalla tabella, il Data Rate, misurato in MegaTransfer al secondo, è il doppio del clock perché i dati vengono trasferiti due volte per ogni ciclo di clock. Inoltre, dato il bus a 64 bit, ogni trasferimento è composto da 8 Byte, quindi il bandwidth totale, espresso in MegaByte al secondo (MB/s), si ottiene moltiplicando il Data Rate per 8.