Usabilità

L'italiana Syspack propone un interessante notebook barebone personalizzabile basato su piattaforma Clevo indirizzato agli appassionati di giochi. Si possono scegliere tutti i componenti, fare aggironamenti e ottenere prestazioni eccellenti.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Design

La struttura di base di questo notebook è il barebone standard di Clevo identificato dalla sigla P751ZM. Si tratta di un modello ben noto e diffuso fra gli assemblatori non di marca. Da notare che rispetto alle diverse opzioni Clevo, Syspack ha scelto una delle migliori, con trattamento soft touch (vellutato al tatto) sul coperchio e il poggiapolsi e bocchettoni di dissipazione del calore sul pannello retrostante della base. Una soluzione che abbiamo già promosso più volte come la migliore perché permette una gestione ottimale della temperatura senza creare fastidi all'utente.

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Il materiale costruttivo è plastica ABS. La base è di buona qualità perché in nessun punto il rivestimento esterno è cedevole: il piano d'appoggio della tastiera non vibra nemmeno con una digitazione molto pesante, il poggiapolsi non cede in nessun punto.

La parte più delicata è il coperchio, che tende a cedere facilmente alle sollecitazioni, torsioni comprese. Non sono eccezionali nemmeno le cerniere: applicando una leggera torsione sui lati corti dello schermo non restano immobili. Per sapere se questo possa portare a possibili problemi occorrerebbe una prova prolungata nei mesi, che non abbiamo modo di svolgere. Considerato che parliamo di un assemblato comunque siamo decisamente sopra alla media, e non dimentichiamo che pochi sposteranno questo notebook dalla scrivania o comunque fuori casa.

Il design non caratterizza il prodotto come avviene per gli Alienware, gli MSI e gli altri "big" del settore gaming. Se siete disposti a passare sopra a questo dettaglio (non vediamo motivo di non farlo) potrete apprezzare i vantaggi di questa soluzione.

La trasportabilità non è la prima dote di questo computer, così della stragrande maggioranza delle gaming machine. Il P751-K3 misura 38,7 x 4-3,5 x 26,9 cm e pesa 3,7 chili. L'Alienware 15 è lievemente più compatto (385,8 x 270,2 x 34 millimetri per 3,207 chili).

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Aggiornamenti e manutenzione

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Uno degli aspetti più apprezzabili è la semplicità nell'aggiornamento: basta aprire due sportelli sul fondo per accedere agevolmente a memoria, unità disco, e tutto quello che serve. Si possono fare agevolmente operazioni di pulizia oltre che di upgrade.

Il primo pannello (fissato da 2 viti) nasconde gli alloggiamenti per i dischi fissi. Nel nostro caso è installato un disco meccanico HGST Travelstar 7K1000 SATA da 9,5 mm e 7200 RPM; ci sarebbe spazio per una seconda unità. C'è poi il connettore per un'unità PCIe, che nel nostro caso è collegato a un lussuoso Kingston HyperX Predator da 240 GB.

Dietro al secondo sportello (fissato da 4 viti) ci sono i due zoccoli di espansione RAM; sul modello in prova sono presenti due moduli DDR3-1600 da 8 GB ciascuno, si possono sostituire con altrettanti da 16 GB ciascuno per un totale di 32 GB.

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Gran parte dello spazio è occupato dal sistema di dissipazione del calore: tre heatpipe provenienti dalla GPU (su modulo MXM rimovibile) convogliano il calore alla ventola destra, altrettanti partono dalla CPU e trasportano il caldo alla ventola di sinistra. C'è poi un heatpipe "passante" a cavallo dei due chip per una migliore distribuzione del calore. Un progetto senza dubbio ben fatto.

Tutto l'impianto è rimovibile sia per rimuovere polvere e affini, sia per aggiornare CPU e GPU. Da notare che è a portata di mano anche la pila a bottone del BIOS.

Sotto alla batteria si vede chiaramente l'indicazione per un vano SIM, che permette di ottenere connettività 3/4G in movimento. Significa che il notebook è predisposto per la connettività 3G/4G ma il modulo necessario non è presente. Syspack offre come opzioni i moduli Huawei 3G MU736 a 37 euro più IVA oppure il 4G ME936 a 78 euro più IVA.  

Tastiera e touchpad

La tastiera del Syspack Style Note ricorda quella degli Alienware: ha tasti ravvicinati con una corsa abbastanza lunga e un fine corsa ammortizzato a dovere. La digitazione è piacevole, salvo il fatto che non c'è spazio attorno alle frecce direzionali, che sono incastonate fra la tastiera e il tastierino numerico.

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I giocatori apprezzeranno tasti WASD in evidenza, di modo da individuarli con un colpo d'occhio nelle fasi concitate di gioco. Come su tutti i notebook gaming anche in questo caso troverete il software che permette di personalizzare l'impostazione del colore di retroilluminazione e per definire impostazioni ad hoc associate ai giochi.

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Il poggiapolsi è decisamente grande e comodo e alloggia un touchpad Synaptics enorme. L'area sensibile misura 10,7 x 6,2 centimetri e sotto ci sono i due pulsanti meccanici di selezione, intervallati dal lettore d'impronte digitali a scanner. In generale preferiamo i touchpad con pulsanti fisici ai cosiddetti clickpad e questo modello ne è l'ennesima conferma: l'usabilità è eccellente. Non abbiamo avuto problemi nemmeno a tracciare le gesture multitouch di Windows 8.1, dopo aver regolato a dovere il puntatore dal pannello di controllo.

Connettività

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La base ampia ha permesso di predisporre una buona connettività. A sinistra troviamo la presa per le reti cablate, tre connettori USB 3.0 uno e-SATA e il vano per le schede di memoria. A destra c'è un'altra USB 3.0 più il set di prese audio. Il pannello retrostante assomiglia a quelli Alienware, Asus e affini: alle estremità ci sono le griglie di aerazione, al centro le uscite video. In questo caso contiamo due Display Port e un'HDMI.

Audio

La scheda madre installata di produzione Clevo dispone del chip Sound Blaster X-FI MB3, e sul notebook sono installati due altoparlanti ONKYO da 2.2 Watt (disposti fra le due cerniere del coperchio) e un subwoofer da 2.5 Watt. La qualità del suono è più che soddisfacente, e il software Sound Blaster offre la solita varietà di opzioni e filtri. Gli utenti con sistemi audio esterni 5.1 o 7.1 possono connetterli tramite la presa Jack delle cuffie, l'S/PDIF o quella line-in.

Schermo

Lo Style Note ha in dotazione uno schermo IPS opaco da 15,6 pollici con la risoluzione 3K di 2880 x 1620 pixel. Si tratta di un pannello molto buono con una luminosità di 315 candele al metro quadro e una temperatura colore di 6778K.

 

L'unico dato che non eccelle è la copertura colore, dato che con il calibratore abbiamo misurato un gamut coverage dell'87,9%. In compenso il margine d'errore è basso, con un Delta E di 2.5 (i valori più prossimi allo zero sono migliori).

specchietto display notebook

Per raffronto lo schermo installato sull'Alienware 15 che abbiamo provato aveva una risoluzione più bassa (Full HD) e una luminosità inferiore (311 candele). In compenso era migliore di quello dell'Easy Note per precisione (Delta E di 1.33) e per copertura colore (97,5%).