Tecnologia di stampa
Il mio primo incontro con una stampante a colori simile alla Phaser 8400 risale al 1999. Si trattava di una fotocopiatrice/stampante a "getto di cera" di Tektronix, azienda acquisita successivamente da Xerox.
Ai tempi mi divertiva e affascinava soprattutto vedere le ricariche d'inchiostro di questi modelli. Si trattava infatti di blocchetti di simil Pongo, nei quattro colori fondamentali, che andavano inseriti nelle apposite scanalature della stampante. Questa provvedeva a sciogliere la quantità di inchiostro necessario e spalmarla su fogli di carta comune. L'effetto era a dir poco sorprendente, tant'è vero che ho rovinato l'azienda che mi ospitava a forza di stampare e fotocopiare poster, calendari e quant'altro.
Sono passati diversi anni e la tecnologia si è rinnovata. Innanzitutto il materiale usato oggi da Xerox è una resina speciale, biodegradabile quindi che non impatta sull'ambiente. Inoltre è anche atossica, quindi chi come me si divertiva a giocare con le ricariche ora non corre rischi di avvelenarsi. Infine i blocchi di resina sono sagomati in maniera tale che sia impossibile inserirli nel serbatoio sbagliato.