Optane Memory, Rapid Storage e Smart Response Technology

Test di Optane Memory, il prodotto di Intel basato sulla rivoluzionaria memoria 3D XPoint che vuole accelerare i computer dotati di hard disk.

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a cura di Tom's Hardware

Rapid Storage Technology

Potete usare Rapid Storage Technology (RST) sia prima dell'avvio (CTRL+I) o all'interno del sistema operativo tramite un'interfaccia grafica. Il software vi consente di accedere alla tecnologia sottostante che si è evoluta negli anni per diventare uno strumento potente. RST aumenta le prestazioni di archiviazione e non richiede di sapere codici o linee di comando. All'interno di RST gli utenti possono configurare RAID avanzati e persino cambiare il modo in cui l'archiviazione risponde alle richieste in modalità a basso consumo.

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Dall'interfaccia grafica di Rapid Storage Technology è possibile accoppiare Optane Memory con un hard disk.

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La configurazione ufficiale di Optane Memory non dà agli utenti alcuna opzione durante l'installazione. Si tratta di una differenza con la Smart Response Technology (SRT) che Intel portò sul mercato nel 2011. Ce ne occuperemo più avanti in questa pagina.

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Intel ha inoltre realizzato un'applicazione dedicata che permette agli utenti meno tecnici di abilitare Optane Memory. Il software ha evidenti limiti che lo rendono meno attraente agli occhi degli utenti esperti. La parte grafica del driver Rapid Storage Technology non può essere installata nel sistema. Anche senza il software installato, siamo incappati in problemi nella costruzione della configurazione Optane Memory con un SSD o un HDD. Il software funzionava sul sistema configurato inviato da Intel, ma non su hardware non fornito da Intel. A questo punto riteniamo che Optane Memory Desktop Installer ancora acerbo e consigliamo agli utenti di usare l'interfaccia Rapid Storage Technology.

Smart Response Technology vs. Optane Memory Technology

Intel ha integrato Smart Response Technology (SRT) in milioni di computer, ma la maggior parte degli utenti ne ignora l'esistenza e il potenziale. Intel ha introdotto SRT nel 2011 con l'SSD 311 (Larson Creek) da 20 GB, rinnovato un anno più tardi dall'SSD 313 (Hawley Creek) da 24 GB.

La tecnologia è ampiamente passata sottotraccia per molte ragioni. Entrambi gli SSD usavano memoria SLC (single-level cell), oggi quasi inesistente. Le prime versioni di Smart Response Technology dovevano superare il comando TRIM per rendere l'SSD una cache, ma Intel ha rimosso quella funzione quando i produttori di SSD di terze parti hanno iniziato a portare sul mercato SSD MLC a basso costo.

Lo scarso successo di Smart Response Technology si deve a condizioni di mercato poco favorevoli. Quando Intel introdusse SRT, gli SSD SandForce SF2281 si stavano preparando a sconquassare il mercato. Anche altre aziende - Marvell, Phison - fecero bene in quel periodo. Il mercato degli SSD stava per prendere piede, e questo portò a grandi investimenti nel settore e i prezzi iniziarono a scendere rapidamente.

Gli SSD destinati a funzionare come cache erano piccoli e lenti rispetto agli SSD tradizionali. Negli anni successivi gli SSD consumer aumentarono di prestazioni e calarono di prezzo. Questo fino a poco tempo fa. La transizione alla più lenta tecnologia TLC ha ridotto le prestazioni degli SSD; il passaggio ritardato alla tecnologia 3D ha lasciato il mercato con meno scorte e una domanda da soddisfare. Il risultato è che il mercato è popolato da SSD non esaltanti che costano molto di più dei prodotti in vendita due anni fa.

È un buon periodo per reintrodurre la Smart Response Technology, e questa volta Intel sembra avere una migliore soluzione tra le mani. Il caching è un concetto semplice me è di complessa applicazione. Algoritmi dinamici monitorano l'uso dei dati da parte dell'utente e identificano quelli a cui si accede con più frequenza. Ad esempio un gioco a cui giocate spesso. Gli algoritmi etichettano i dati del gioco come "molto usati" e li promuovo dall'archiviazione lenta al più veloce dispositivo di caching. Questo permette al vostro titolo preferito di caricarsi più rapidamente.

Se cambia il vostro modello d'uso del computer, ad esempio se iniziate a giocare a un altro gioco più spesso, gli algoritmi rimuovono dalla cache i dati precedenti in favore di quelli nuovi più usati. Il processo di promozione e rimozione permette di usare la meglio la capacità limitata a disposizione e assicurarsi che solo i dati più rilevanti siano conservati nella cache. Gli algoritmi di caching tengono a ignorare i dati che gli hard disk gestiscono bene, come i dati sequenziali, dando priorità ai dati ad accesso casuale.

La "Optane Memory Technology" è migliore di SRT. Intel limita l'uso di Optane ai desktop con motherboard dotate di chipset serie 200 e notebook con chipset serie 100. Se rispettate i criteri della piattaforma, la Optane Memory Technology precarica sul dispositivo cache dei dati. Questo permette al vostro sistema di rispondere istantaneamente e con minore latenza nei software usati con più frequenza e nella gestione dei file di avvio di Windows. Il software sembra avere una consapevolezza maggiore, assente nella vecchia versione della tecnologia di caching di Intel.

Nel corso dei test abbiamo appreso che il software Optane Memory funziona meglio con gli hard disk. Optane Memory Technology è più che un semplice SSD cache. La maggior parte delle implementazioni di caching opera a livello di blocco, ma la Optane Memory Technology di Intel sembra essere consapevole del file system. Il software ha una white list di file del sistema operativo a cui si accede con frequenza che precarica in Optane Memory durante l'installazione, quindi noterete prestazioni maggiori sin dall'avvio. Gli SSHD (hard disk ibridi, con memoria NAND integrata) di Seagate usano una tattica simile, dato che inseriscono i file in una white list nella cache.

Smart Response Technology

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Potete usare un SSD Optane Memory con Smart Response Technology, permettendoli di funzionare come un dispositivo di caching standard che accelera SSD NVMe, come l'Intel 600p basato su memoria NAND TLC. Abbiamo usato Optane Memory come cache per l'Intel 600p NVMe nei nostri test. Non è una configurazione supportata da Intel.

Questa implementazione usa algoritmi di caching standard che rilevano i dati a cui si accede con maggiore frequenza e li promuove/elimina di conseguenza, ma non carica i file in una white list. Questa tecnica rimuove però le restrizioni di sistema operativo, chipset della motherboard, processore e archiviazione.