TSMC aumenterà i suoi prezzi fino al 9% nel 2023

Stando alle fonti di DigiTimes, TSMC aumenterà i prezzi di produzione dei semiconduttori dal 5 al 9% dal prossimo anno.

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a cura di Antonello Buzzi

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Stando a un recente articolo pubblicato dai colleghi di DigiTimes, TSMC avrebbe notificato ai clienti un aumento dei prezzi dal 5 al 9% sia per i processi avanzati che per quelli maturi. I prezzi, che entreranno in vigore a gennaio 2023, sarebbero dovuti, secondo le fonti di DigiTimes, alle spese, superiori alle aspettative, per l'espansione della produzione degli Stati Uniti e in Giappone. L'inflazione galoppante e l'aumento di costi inerenti ad acqua, elettricità, manodopera, macchinari e tariffe di trasporto, che hanno fatto lievitare notevolmente le spese di costruzione, hanno costretto l'azienda a rivedere gli obiettivi di crescita dei profitti annuali e del margine lordo.

TSMC prevede che il 2022 sarà un altro anno di forte crescita, tanto che il fatturato annuale potrebbe aumentare di un ulteriore 30%. Infatti, i settori più tecnologicamente avanzati, come applicazioni 5G e calcolo ad alte prestazioni (HPC), traineranno il mercato, incrementando vistosamente la domanda di semiconduttori. TSMC non è l'unica fonderia presente sul mercato, ma, secondo le fonti di DigiTimes, anche altre aziende come United Microelectronics (UMC), Vanguard International Semiconductor (VIS), Powerchip Semiconductor Manufacturing (PSMC) e Semiconductor Manufacturing International (SMIC) potrebbero rivedere i propri prezzi in futuro.

Ricordiamo inoltre che il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti potrebbe prendere di mira le aziende di semiconduttori con sede in Cina nell'ambito del divieto di esportazione di apparecchiature in espansione, il che includerebbe SMIC, Hua Hong Semiconductor e l'industria delle memorie, portando a un maggior numero di aziende impegnate nella progettazione di circuiti integrati ad ampliare gli ordini con le fonderie con sede a Taiwan per ridurre i rischi.