Ubuntu con Unity va su tutto, dallo smartphone al PC

Mark Shuttleworth di Canonical spiega che il cammino di Ubuntu porterà questa distribuzione Linux a funzionare su smartphone, tablet, PC e server senza soluzione di continuità. L'obiettivo è fissato per il 2014.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ubuntu sarà un sistema operativo unico per PC, smartphone e tablet entro il 2014. O almeno questo è l'obiettivo di Canonical, descritto dal fondatore e dirigente Mark Shuttleworth in una lunga intervista con gli utenti di Slashdot.

"L'opportunità davvero interessante è unificare tutti questi diversi tipi di dispositivi" ha infatti detto Shuttleworth. "Facciamo un sistema operativo che funzioni sul telefono e sul supercomputer. Ci siamo già vicini: Ubuntu è già un ottimo SO cloud, per server e desktop. Credo quindi che il prossimo passo sia creare un'esperienza continuativa dal mondo embedded al cloud. Ed è su questo che ci stiamo concentrando in Canonical".

L'obiettivo prefissato è l'aprile del 2014, quando uscirà la versione 14.04 LTS. Sarà questa a offrire un sistema operativo unico, che funzionerà su ogni tipo di dispositivo. Un obiettivo del tutto simile a quello che sembra stia perseguendo Microsoft con Windows, forse ancora più ambizioso.

Secondo Shuttleworth questa strategia potrebbe servire a portare finalmente Ubuntu al grande pubblico. Oggi questa distribuzione Linux è ancora quella più diffusa, ma non ha mai rappresentato una minaccia per Windows e OS X - anche se all'inizio molti ci speravano.

"Se riusciamo a rendere Ubuntu familiare sui telefoni e i tablet, forse vorranno provarlo anche su un PC", è infatti la convinzione di Shuttleworth. L'ex astronauta crede che la situazione sia positiva perché Unity (l'interfaccia di Ubuntu) è già predisposta per l'uso con schermi touch, ma funziona bene anche con tastiera e mouse.

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Eppure Ubuntu ha ricevuto molte critiche, alle quali Shuttleworth non ha risposto nello specifico, limitandosi a dire che Unity ha successo, nonostante "il meme dell'hipster depresso che non può viverci".

Il fatto è che bisogna saper guardare avanti; "rischiamo tutti la stagnazione se non inseguiamo il futuro con determinazione. Ma se s'insegue il futuro bisogna accettare il fatto che non tutti saranno d'accordo con la propria visione", ha infatti affermato il fondatore di Canonical, forse facendo riferimento all'ultima provocazione lanciata da Richard Stallman, il fondatore della Free Software Foundation (FSF), secondo cui Ubuntu è diventato un spyware.