HP Folio 13: valutazione e conclusioni
Il Folio 13 è un ultrabook a indirizzo professionale, come il Portégé Z830 o l'XPS 13 di Dell provato in questo articolo. Il fattore di distinzione, a parte il chip TPM, è senza dubbio una solidità della base pari a quella delle soluzioni unibody in alluminio, associata alla tastiera retroilluminata e resistente al rovesciamento di liquidi. Il peso è leggermente superiore ai valori medi della categoria, ma è una differenza che non si percepisce senza una bilancia alla mano.
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È forse poco affascinante la base che non si assottiglia all'altezza del poggiapolsi, ma in ambito professionale spesso si chiude un occhio sul design. Da apprezzare, invece, il trattamento gommato del fondo che consente una presa sicura del prodotto. Un punto sicuramente a favore di questo prodotto è il fatto che la base resta fresca anche durante l'esecuzione dei test più impegnativi, e la ventola di raffreddamento non entra quasi mai in funzione, per lavorare davvero in silenzio.
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Le prestazioni sono allineate con quelle di tutti gli altri prodotti della categoria, che peraltro condividono quasi all'unanimità processore, quantità di memoria e unità di archiviazione SSD. L'autonomia in questo caso è lievemente superiore alla media. Il grande neo della configurazione è senza dubbio il pannello LCD lucido, poco apprezzato in ambito aziendale e ormai riconosciuto fastidioso anche nel settore consumer. Francamente la scelta è immotivata, al pari di quella analoga di Dell.