Un errore rallentava le GPU Intel di 100 volte in Ray Tracing

Una piccola correzione nei driver Intel ha reso possibile avere prestazioni 100 volte superiori nei carichi di lavoro Ray Tracing.

Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Editor

Come vi abbiamo riportato molteplici volte, una delle sfide maggiori che Intel si troverà ad affrontare con il lancio della sua nuova linea di schede grafiche Arc Alchemist riguarda il supporto software, in particolar modo i driver.

A quanto pare, un errore proprio in questi ultimi rendeva le prestazioni in ambito Ray Tracing ben 100 volte inferiori rispetto al previsto a causa di una svista nell’allocazione della memoria. Tuttavia, non si tratta dell’unico problema che coinvolge le nuove schede Arc Alchemist, in quanto anche le performance con i titoli DirectX 11 sono inferiori alla media in Windows.

Fortunatamente, come riferito dai colleghi di Phoronix, lo scorso giovedì Lionel Landwerlin ha implementato una correzione nei driver open-source Intel Mesa Vulkan, la quale ha consentito di “migliorare le performance di circa 100 volte” nei carichi di lavoro Ray Tracing.

Il patch, del resto, era piuttosto semplice anche per dei novizi. Infatti, nei driver mancava una riga di codice, impedendo in tal modo il mantenimento dell’allocazione della memoria destinata al Ray Tracing nella memoria locale della scheda grafica dedicata, ben più veloce rispetto a quella di sistema. È bastato impostare il flag “ANV_BO_ALLOC_LOCAL_MEM” per aumentare le prestazioni di 100 volte. Il codice Mesa 22.2, che include la correzione, dovrebbe arrivare agli utenti finali entro la fine di agosto.

Questo dimostra ancora una volta come driver ottimizzati e con il minor numero di bug possibile siano fondamentali per sfruttare al massimo l’hardware a propria disposizione.

Qualche giorno fa, vi abbiamo parlato di Intel Microcode Decryptor, interessante utility, composta da tre script Python, che consente di decodificare il microcodice, compreso SGX XuCode, di alcuni processori Atom, Pentium e Celeron basati sulle microarchitetture Goldmont e Goldmont Plus. Trovate ulteriori dettagli a riguardo nella nostra precedente notizia dedicata.