Un miliardo di videogiocatori, un miliardo di potenziali clienti per Nvidia. A dichiararlo David White, capo finanziario di Nvidia. "Secondo un'analisi di mercato, oltre 200 milioni di persone giocavano online nel 2008 e si pensava che quel pubblico potesse crescere del 21% annualmente. Quindi se fate i conti, in pochi anni il mercato per Nvidia sarà di un miliardo di persone. Alcuni di loro rimarranno videogiocatori occasionali e altri diventeranno appassionati. Questo è il mercato a cui continueremo a vendere".
White non l'ha detto, ma il dato non comprende solo i videogiocatori PC, ma anche quelli console (il chip grafico della PS3 è Nvidia) oppure quelli che giocheranno con i lettori e smartphone portatili (Nvidia vende la piattaforma Tegra, integrata ad esempio in Zune HD). Il fatto che i giochi divengano sempre più popolari non può che essere un'ottima notizia per l'intero mondo hardware.
"Molte persone giocano. I videogiochi sono parte del loro stile di vita. In tempi difficili le persone giocano di più perché non si possono permettere di uscire. […] È sempre stato un segmento importante per noi, […] è la base di Nvidia. È una buona notizia il fatto che sempre più persone giochino ai videogiochi ogni giorno. […] Realisticamente, se guardate alle dinamiche del gioco online, se osservate l'età dei bambini che gioca a questi titoli, vedrete che sono sempre più piccoli. Per Nvidia significa un aumento della base d'installato; in definitiva, il mercato potenziale sta diventando sempre più grande", ha concluso White.
Nel 2010, il mercato dovrebbe ricevere da Nvidia una bella spinta, con le nuove schede video basate su architettura Fermi. L'attesa per queste proposte è alta e in Rete sono apparsi i primi (possibili) benchmark di due prodotti GeForce GTX 300, la GeForce GTX 380 e 360. Le slide sono state pubblicate da un utente sul forum di Guru3D.com e per molti potrebbero essere dei falsi. Il look appare quello di una classica slide interna di Nvidia, ma ciò non basta certamente a renderle degne di fiducia. In ogni caso, ve le proponiamo, a voi ogni conclusione:
