Windows 10 con aggiornamenti P2P per sistema operativo e applicazioni

Con Windows 10 Microsoft aggiunge un sistema peer-to-peer agli aggiornamenti del sistema operativo e delle applicazioni. Potremo scaricare come sempre dai server dell'azienda ma anche dai computer sulla rete locale o dagli utenti connessi via Internet.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli aggiornamenti di Windows 10 saranno peer-to-peer (P2P) vale a dire che potremo scaricarli tanto da server Microsoft come accade ora quanto da altri computer sulla rete locale o su Internet. Concettualmente è come se fossero dei file torrent, e la novità riguarda tanto gli update del sistema operativo quanto le applicazioni.

windows 10 instal screen

Si tratta di una nuova opzione che potrebbe rendere gli aggiornamenti molto più veloci e leggeri rispetto a quanto accade oggi. Quando esce una nuova versione di un'app o modifiche al sistema operativo, attualmente, tutti dobbiamo collegarci ai server del fornitore per scaricare i dati. Così facendo i server stessi devono sostenere un carico fortissimo, e spesso accade che l'aggiornamento risulti impossibile per alcune ore o anche un paio di giorni nei casi peggiori.

Con gli update P2P Microsoft può risolvere il problema, distribuendo le risorse tra più macchine. In ambito aziendale si potranno sfruttare tutti i computer collegati alla stessa rete, che condivideranno i dati distribuendoli vicendevolmente. L'amministratore potrebbe scaricare i file su una sola macchina centrale e poi usarla come server per distribuire l'aggiornamento. L'utente singolo, a casa, potrà inoltre sfruttare il sistema abilitando il P2P via Internet, collegandosi quindi ai PC di tutte le altre persone che avranno deciso di abilitare questa opzione.

 

In questo modo gli aggiornamenti si potranno distribuire più velocemente, perché oltre ai server di Microsoft si potrà contare anche sulle risorse messe a disposizione dagli altri utenti. È importante anche il fatto che Microsoft abbia reso questa novità un'opzione, perché esiste un rischio (seppur minimo) legato alla sicurezza: qualcuno potrebbe alterare i file distribuiti e cercare di sfruttare il sistema per distribuire malware, sfruttando magari una qualche falla non ancora corretta o un errore nella gestione dei certificati. Realizzare un attacco simile sarebbe difficile ma non impossibile, ed è quindi un bene che chi lo desidera può decidere di affidarsi solo ai server Microsoft come ha fatto finora.

L'aggiornaemento gratuito da Windows 7 o Windows 8, quindi, potrebbe essere l'ultimo che dovremo fare con il "vecchio metodo", e questa è sicuramente una buona notizia. Quella di Microsoft è un'ottima idea, per non dire brillante, che accogliamo con piacere. Ma non è l'unica novità riguardo Windows 10. Immagini trapelate di recente mostrano infatti che l'azienda ha rivisto anche l'interfaccia d'installazione. Allo stesso tempo Gabe Aul, responsabile del programma Windows Insider, ha fatto sapere di aver ricevuto già un milione di segnalazioni di feedback dagli utenti.