Windows 10 è un spione inarrestabile, di nuovo

L'ultimo aggiornamento di Windows 10 include molte novità e miglioramenti, ma ci sono anche difetti e bug di vario genere, alcuni più gravi di altri. Applicazioni rimosse e preferenze ripristinate, ma spunta fuori anche un nuovo problema di privacy.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Windows 10 è un spione inarrestabile, di nuovo

C'è tuttavia un cambiamento che molti potrebbero ritenere persino oltraggioso. Con l'Update 1511 di Windows 10, infatti, Microsoft ha ritoccato il Diagnostic Tracking Service (DiagTrack), quel servizio di telemetrica che alcuni vedono come un deliberato attacco alla privacy.

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Sembra che l'azienda di Redmond abbia rimosso il servizio, ma in verità lo ha solo rinominato. Ciò significa che quelle (poche) persone che lo avevano disabilitato manualmente vedranno il proprio sforzo vanificato. Il servizio ora si chiama "Connected User Experiences and Telemetry Services". Un nome che potrebbe risultare vago e ingannevole, secondo alcuni.

Cambiando il nome del servizio, inoltre, Microsoft ha anche resettato le preferenze utente che erano state impostate in precedenze. Ciò significa che Windows 10, dopo l'aggiornamento 1511, riprenderà a mandare informazioni a Microsoft anche se l'utente è contrario. Per molti è un falso problema, perché si tratta di innocui dati anonimi, ma qualcuno ci tiene e di certo non sarà felice di questa novità.

Per disabilitare il nuovo servizio, dopo l'aggiornamento 1115, dobbiamo:

  • Avviare il prompt dei comandi premendo Win+R
  • Scrivere services.msc nella finestra che si apre
  • Sotto "Servizi (computer locale)" cercate "Connected User Experiences and Telemetry Services" e fate doppio click
  • Dopo aver visualizzato lo stato del servizio, cliccate su "Interrompi"
  • Sotto "tipo di avvio" selezionate "disabilitato".

In generale questo aggiornamento è ricco di pregi, ma è lecito affermare che c'è una certa tendenza a cancellare e ignorare le preferenze degli utenti, in particolare quelli che desiderano il controllo sul proprio computer. Probabilmente è una scelta utile alla strategia di Microsoft, oppure è una mera coincidenza, ma di sicuro Microsoft poteva fare più attenzione.