Windows Sandbox, un recinto sicuro in cui far funzionare software potenzialmente dannosi

Microsoft ha annunciato Windows Sandbox, un ambiente virtuale sicuro che offrirà, all'interno di Windows 10, la possibilità di avviare software potenzialmente insicuro senza pericoli.

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a cura di Manolo De Agostini

Tra le possibili novità del prossimo "feature update" di Windows 10 (attualmente noto con il nome in codice 19H1), atteso nella prima metà del 2019, dovrebbe esserci Windows Sandbox. Stando a quanto affermato da Microsoft, si tratta di un ambiente desktop virtuale integrato in Windows 10 Pro ed Enterprise, dentro cui eseguire temporaneamente e in modo sicuro dei software potenzialmente dannosi/pericolosi.

Secondo la casa di Redmond l'esecuzione di un software dannoso nella Sandbox non avrà un "impatto duraturo" sul sistema e, una volta chiuso, tutti i file e le sessioni associati saranno eliminati in modo permanente per garantire la sicurezza. Microsoft ha descritto una serie di vantaggi di Windows Sandbox rispetto alle alternative tradizionali, come il fatto che è all'interno di Windows e non richiede perciò di scaricare software aggiuntivo. Il riferimento è alle applicazioni di virtualizzazione, spesso usate per fare la stessa cosa.

Inoltre, ogni istanza di Sandbox agisce come se aveste installato una nuova copia di Windows, senza file esistenti dalle precedenti sessioni. Windows Sandbox usa inoltre la virtualizzazione basata sull'hardware tramite hypervisor per isolare il suo kernel dall'host, ed è anche più efficiente perché usa il kernel scheduler integrato e la GPU virtuale, insieme a un sistema di gestione della memoria intelligente.

I test sulla Windows Sandbox partiranno presto, con gli Insiders che la riceveranno con la build 18305 di Windows 10 Pro o Enterprise. Chi vorrà usare Windows Sandbox dovrà avere un sistema in grado di soddisfare questi requisiti:

  • Windows 10 Pro o Enterprise build 18305 o successive
  • Architettura AMD64 (un processore a 64 bit di Intel o AMD quindi)
  • Capacità di virtualizzazione abilitate nel BIOS
  • Almeno 4GB di RAM (8GB consigliati)
  • Almeno 1 GB di spazio libero su disco (SSD consigliato)
  • Almeno 2 core (4 core con Hyper-Threading consigliati)

Potete dare un'occhiata ai dettagli di Windows Sandbox nella pagina di annuncio a questo indirizzo.