Migliaia di creator su YouTube stanno volontariamente contribuendo allo sviluppo dell'intelligenza artificiale, spesso senza ricevere alcun compenso diretto. Questa tendenza emerge in un momento cruciale per l'industria tecnologica, dove la necessità di dataset etici e consensuali diventa sempre più pressante. La piattaforma di Google ha implementato un sistema che permette ai creatori di contenuti di autorizzare esplicitamente l'utilizzo dei propri video per l'addestramento di modelli AI, ribaltando completamente le dinamiche tradizionali del rapporto tra contenuto e tecnologia.
Il meccanismo ideato da YouTube prevede che i creator possano selezionare specifiche caselle per concedere l'accesso ai propri contenuti a circa 18 sviluppatori di AI. La filosofia di base del sistema è chiara: nessuna autorizzazione viene concessa automaticamente. Se un creatore non spunta alcuna casella, i suoi video rimangono completamente al di fuori dei processi di training dell'intelligenza artificiale, garantendo così un controllo totale sulla destinazione dei propri contenuti.
Questa dinamica ha generato risultati sorprendenti dal punto di vista economico e strategico. Molti YouTuber stanno scegliendo di partecipare a questa iniziativa non per motivazioni finanziarie immediate, ma per una ragione più sottile e a lungo termine: l'influenza sulla formazione degli algoritmi del futuro. I creator sembrano aver compreso che contribuire volontariamente significa avere voce in capitolo su come l'AI interpreterà e presenterà le informazioni nei prossimi anni, permettendogli un vantaggio sugli altri content creator
Oxylabs ha capitalizzato su questa tendenza lanciando quello che definisce il primo dataset YouTube basato interamente sul consenso. La raccolta comprende quattro milioni di video provenienti da un milione di canali distinti, tutti caratterizzati da un denominatore comune: l'autorizzazione esplicita dei proprietari. Ogni contenuto è accompagnato da trascrizioni complete e metadati accuratamente strutturati, elementi che rendono il dataset particolarmente prezioso per lo sviluppo di strumenti AI specializzati nella generazione di immagini e video.
Julius Černiauskas, CEO di Oxylabs, ha sottolineato l'importanza di questo approccio nel panorama tecnologico attuale: l'azienda si posiziona come ponte tra le esigenze degli sviluppatori AI e i diritti dei creatori di contenuti. Il modello proposto promette di semplificare significativamente il processo di acquisizione dati per le aziende tecnologiche, eliminando le zone grigie legali che spesso caratterizzano questo settore. La strategia dei creator che aderiscono volontariamente rivela una comprensione delle dinamiche digitali contemporanee.
Questi YouTuber stanno essenzialmente investendo nella propria visibilità futura: i loro contenuti potrebbero influenzare le risposte generate da chatbot, sistemi di coding basati su AI e una vasta gamma di strumenti di intelligenza artificiale generativa.
Nonostante gli sviluppi positivi nel settore privato, il panorama legislativo rimane frammentato e problematico. Nel Regno Unito, il Data (Use and Access) Bill si trova in una situazione di stallo parlamentare, generando critiche da parte di figure pubbliche di rilievo come Elton John, che ha accusato il governo di gestire inadeguatamente la questione dei diritti dei creator. Questa paralisi legislativa crea un vuoto normativo che lascia creatori e sviluppatori in una condizione di incertezza operativa.
In questo contesto, iniziative private come quella di Oxylabs assumono un ruolo ancora più rilevante, proponendosi come soluzioni pragmatiche a problemi normativi irrisolti. Tuttavia, rimangono aperti interrogativi fondamentali sulla sostenibilità a lungo termine di un sistema che si basa principalmente sull'autoregolamentazione del mercato piuttosto che su framework legislativi chiari e universali.