Un team internazionale di ricercatori ha scoperto che i denti possono svilupparsi in parti del corpo insolite, persino sulla fronte, quando la selezione naturale lo richiede. Lo studio, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, ha analizzato le chimere, conosciute anche come “squali fantasma”, parenti antichi di squali e razze. I maschi di questa specie possiedono un’appendice frontale retrattile, chiamata tenaculum, ricoperta di denti veri e propri.
Il professor Gareth Fraser dell’Università della Florida spiega: «Se queste strane chimere possono produrre denti sulla testa, ci fa riflettere sulla dinamicità dello sviluppo dentale in generale».
Un viaggio di 315 milioni di anni
La combinazione di fossili e analisi genetiche moderne ha permesso di risolvere il mistero. Un fossile risalente a 315 milioni di anni fa mostrava il tenaculum attaccato alla mascella superiore, con denti simili a quelli orali. Gli esemplari moderni raccolti nel Puget Sound hanno rivelato che i denti del tenaculum crescono con lo stesso processo osservato nelle mascelle degli squali contemporanei. I test genetici hanno confermato che esprimono gli stessi geni dei denti orali.
La funzione del tenaculum è riproduttiva: i maschi lo usano per afferrare le femmine durante l’accoppiamento, un ruolo paragonabile a quello delle mascelle dentate negli squali. La ricercatrice Karly Cohen (University of Washington) sottolinea come il tenaculum non sia un’anomalia, ma «il primo esempio chiaro di struttura dentata al di fuori della mascella».
Quando l’evoluzione fa bricolage
Le scansioni CT e l’analisi genetica hanno mostrato che i denti del tenaculum esprimono geni esclusivi dei denti veri, e non delle scaglie cutanee simili a denti che rivestono squali e chimere. Michael Coates, biologo dell’Università di Chicago, definisce la scoperta «un bellissimo esempio di bricolage evolutivo», dove l’evoluzione riutilizza programmi genetici esistenti per nuove funzioni.
Come conclude Fraser, «ci sono ancora molte sorprese nelle profondità oceaniche». Questa scoperta mostra come l’evoluzione possa reinventare strutture fondamentali, trasformando i denti da strumenti di sopravvivenza a dispositivi chiave per la riproduzione.