I misteri del cosmo… svelati da un bagno super freddo

Un nuovo esperimento "vasca da bagno" ha permesso ai fisici di misurare la durata di un neutrone libero in modo molto preciso. La svolta potrebbe aiutare a sondare i limiti del Modello Standard della fisica delle particelle, svelando i misteri della materia oscura e delle prime fasi dell'universo.

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a cura di Alessandro Crea

I neutroni si trovano principalmente nel nucleo degli atomi, ma possono anche essere prodotti da soli attraverso processi come reazioni nucleari o raggi cosmici che interagiscono con gli atomi nell'atmosfera. Questi "neutroni liberi" sono instabili e decadranno in un protone, un elettrone e un antineutrino, ma quanto tempo ci vuole esattamente per questo processo non è ancora chiaro.

Attualmente i fisici misurano la vita media dei neutroni liberi usando due metodi principali. Purtroppo però le due tecniche offrono costantemente valori diversi: nel primo caso i neutroni vivono in media circa 14 minuti e 39 secondi, nel secondo 14 minuti e 48 secondi. Nove secondi potrebbero non sembrare una grande discrepanza, ma hanno invece enormi implicazioni per una serie di importanti calcoli in fisica. Ancora più stranamente, la differenza è cresciuta man mano che ognuno dei due metodi diventava più preciso. Ciò potrebbe indicare che una tecnica sta facendo qualcosa di sbagliato, gli scienziati stanno sopravvalutando la loro certezza o fenomeni fisici sconosciuti stiano interferendo.

Alcuni scienziati del Los Alamos National Laboratory però affermano di essere riusciti a misurare la durata del neutrone libero in un modo più preciso, creando un esperimento chiamato UCNtau, che è una variazione del metodo della bottiglia che chiamano "vasca da bagno".

In esso i neutroni vengono raffreddati quasi a zero assoluto – UCN sta per "Ultracold Neutrons" – quindi collocati in uno strumento che li fa levitare con migliaia di magneti. Dopo 30-90 minuti, gli scienziati contano i neutroni sopravvissuti per calcolare la loro vita media. Usando questo metodo, il team ha contato circa 40 milioni di neutroni in due anni, raggiungendo il risultato di 14 minuti e 37,75 secondi. I ricercatori dicono di averlo misurato con più del doppio della precisione delle misurazioni precedenti, portando l'incertezza a solo lo 0,039%.

Il team afferma che la comprensione di questo fenomeno in modo più preciso possa fornire risposte a una vasta gamma di domande importanti in cosmologia e fisica, come ad esempio come si sono formati i primi nuclei atomici e le quantità relative di elementi creati nell'universo primordiale. C'è anche la possibilità che i neutroni decadano in materia oscura, il che potrebbe spiegare la discrepanza tra le misurazioni delle due tipologie di esperimenti classici.