Marte, il rover Perseverance si è fatto un selfie che rivela dettagli fondamentali sul Pianeta Rosso

Il rover Perseverance della NASA ha scattato una varietà di foto da quando è atterrato su Marte a febbraio, offrendo una visione più completa del Pianeta Rosso e del suo antico passato.

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a cura di Alessandro Crea

Perseverance, il rover robotico a sei ruote che è atterrato sulla superficie di Marte il 18 febbraio 2021, è dotato di un totale di 23 telecamere, ognuna delle quali cattura una prospettiva diversa, dai primi piani estremi alle viste panoramiche grandangolari. "Le telecamere di imaging sono una componente importantissima", ha detto Vivian Sun, co-leader della prima campagna scientifica di Perseverance presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA nel sud della California. "Ne usiamo molte ogni giorno per la scienza. Sono assolutamente mission-critical".

Il rover Perseverance è atterrato all'interno del cratere Jezero di Marte largo 45 chilometri, che si ritiene sia stato un enorme sistema di laghi e delta 3,5 miliardi di anni fa. Uno degli obiettivi scientifici primari della missione è quello di cercare prove della vita antica su Marte.

La SuperCam del rover aiuta nella ricerca della vita passata sparando un laser su bersagli minerali e analizzando la mineralogia e la chimica della roccia vaporizzata. La SuperCam include il Remote Micro-Imager (RMI), che può ingrandire le caratteristiche delle dimensioni di una palla da softball da più di un chilometro di distanza ed è posizionata sull'albero di Perseverance, o testa, vicino a un paio di altre fotocamere chiamate Mastcam-Z, che hanno un potente obiettivo zoom e sono in grado di catturare immagini a colori, immagini stereo 3D e video ad alta definizione. Gli imager Mastcam-Z – comunemente indicati come "occhi" del rover – aiutano gli scienziati a identificare le posizioni target e quali caratteristiche ingrandire. Questi due strumenti spesso lavorano in tandem, con la Mastcam-Z che fornisce una visione più ampia e la SuperCam che cattura uno sguardo più da vicino.

In uno degli ultimi "selfie" scattati da Perseverance si vedono enormi massi. "Questi grandi massi sono in parte lungo la formazione del delta. Se il letto del lago fosse pieno, li troveresti in cima. Quindi il lago non era pieno al momento dell'alluvione lampo. Nel complesso, potrebbe indicare un clima instabile. Forse non abbiamo sempre avuto questo posto molto placido, calmo e abitabile che ci sarebbe piaciuto per allevare alcuni microrganismi ", ha detto Roger Wiens, ricercatore principale per SuperCam presso il Los Alamos National Laboratory nel New Mexico.

Le immagini scattate dalle telecamere di Perseverance suggeriscono anche prove di roccia ignea che si sarebbe formata da lava o magma che scorreva sul fondo del cratere prima, durante o dopo la formazione del lago, hanno detto gli scienziati.