Ora puoi montare sulla tua bici le ruote dei rover marziani

Partendo dalle route dei rover create dalla NASA, un'azienda ha sviluppato gomme in nichel-titanio per bici e auto che non si forano mai.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Come evitare il rischio che una banale foratura comprometta una missione importante come l’esplorazione della Luna, o di Marte? Semplice: creando delle gomme impossibili da forare. Qualche tempo fa, la NASA ha sviluppato Superelastic Tire proprio per questo motivo, ma oggi la tecnologia sta venendo impiegata anche qui sulla Terra.

Superelastic Tire è realizzata principalmente in lega di nichel-titanio (e derivati), materiale molto resistente, come spiega la stessa agenzia spaziale: "L'uso innovativo di leghe a memoria di forma capaci di subire un carico elevato come componenti portanti, invece dei materiali elastici tipici, produce una gomma che può resistere a deformazioni eccessive senza danni permanenti."

A differenza delle comuni gomme, che sopportano sforzi tra lo 0,3% e lo 0,5% prima di cedere, queste riescono a sopportare sforzi fino al 10%, per poi tornare alla loro forma originale, fornendo allo stesso tempo una trazione pari o superiore a quella delle gomme tradizionali.

The Smart Tire Company
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Come detto la tecnologia può essere impiegata anche sulla Terra: un’azienda ha lanciato una campagna Kickstarter per commercializzare le Metl Tire, dotate di una molla centrale realizzata in una legha di nichel-titanio chiamata NiTinol, sfruttando proprio l’idea sviluppata dalla NASA per Superelastic Tire. Il NiTinol, spiega l’azienda, offre la resistenza del titanio e l’elasticità della gomma.

Durante il CES di Las Vegas conclusosi qualche settimana fa, l’azienda ha mostrato sia ruote per biciclette che per auto, facendo vedere al pubblico le potenzialità di questa tecnologia. La campagna Kickstarter ha ottenuto il 100% dei fondi in appena 15 minuti, segno che c’è davvero molto interesse nel progetto; le prime Metl Tire per biciclette dovrebbero essere consegnate a giugno 2024, quindi tra qualche mese sapremo se davvero funzioneranno come promesso.