Nel cuore della Via Lattea si nasconde un gigantesco fiume cosmico di gas e polvere che solo ora gli astronomi sono riusciti a identificare nel dettaglio. Questa nube molecolare gigante, battezzata M4.7-0.8 ma più comunemente nota come "Midpoint cloud", si estende per circa 200 anni luce e potrebbe rivoluzionare la comprensione dei processi di formazione stellare nella nostra galassia. La sua esistenza è rimasta celata fino a quando un team internazionale di ricercatori non ha puntato il Green Bank Telescope della National Science Foundation americana verso una regione poco esplorata, rivelando un laboratorio cosmico in piena attività.
Lo studio, pubblicato sull’Astrophysical Journal, ha utilizzato tecniche avanzate per penetrare le dense cortine di polvere che oscurano quest’area. Natalie Butterfield, scienziata del National Radio Astronomy Observatory e prima autrice, racconta come la scoperta sia avvenuta quasi per caso: «Nessuno aveva idea che questa nube esistesse finché non abbiamo osservato questa particolare zona del cielo e trovato il gas denso». Le analisi hanno mostrato una sorta di autostrada cosmica che trasporta materiale dal disco galattico al centro della Via Lattea, veri e propri “fiumi nascosti di gas e polvere” che alimentano continuamente il nucleo galattico.
Laboratori stellari in formazione
All’interno della Midpoint cloud sono emersi indizi di vivace attività di formazione stellare. Tra i più rilevanti, un maser mai osservato prima - un “faro” naturale che emette radiazioni a microonde - associato al gas di ammoniaca, considerato un indicatore affidabile della nascita di nuove stelle.
Gli scienziati hanno individuato anche il cosiddetto “Knot E”, un grumo compatto di gas e polvere che potrebbe essere un frEGG (free-floating evaporating gas globule), piccola nube densa erosa dalla radiazione di stelle vicine, spesso preludio alla nascita di nuovi sistemi stellari.
Turbolenze e feedback stellare
Il gas della nube presenta un alto livello di turbolenza, simile a quello osservato nelle regioni centrali della galassia. Questo moto caotico potrebbe derivare dall’afflusso continuo di materia lungo le corsie di polvere o da collisioni con altre nubi. Larry Morgan del Green Bank Observatory sottolinea come in queste aree le forze gravitazionali possano persino ostacolare la nascita di stelle, ma i margini di strutture come la Midpoint cloud favoriscono l’accumulo di gas denso e l’avvio dei processi stellari.
La posizione della Midpoint cloud è cruciale: funge da zona di transizione tra il disco galattico e le condizioni estreme del centro della Via Lattea. Questa collocazione permette di osservare le fasi iniziali del gas prima della sua integrazione nel nucleo galattico. È stata inoltre identificata una struttura a guscio, probabilmente creata dall’energia rilasciata da stelle morenti, segno del continuo ciclo di nascita, vita e morte stellare che modella la galassia.