Trump vuole distruggere la NASA e rimpiazzarla con SpaceX di Musk?

La corsa allo spazio subisce una brusca frenata con la recente proposta dell'amministrazione Trump che prevede un taglio drastico al budget della NASA.

Avatar di Giulia Serena

a cura di Giulia Serena

Editor

1

La corsa allo spazio americana subisce una brusca frenata con la recente proposta dell'amministrazione Trump che prevede un taglio drastico al budget della NASA per il 2026. Il piano, presentato venerdì scorso al Comitato per gli stanziamenti del Senato, ridurrebbe di circa un quarto i fondi destinati all'agenzia spaziale, con ripercussioni significative sui programmi scientifici e sulla Stazione Spaziale Internazionale. La manovra, che secondo alcuni esperti rappresenta "il più grande taglio in un singolo anno nella storia della NASA", sembra riorientare drasticamente le priorità spaziali americane verso obiettivi più politici che scientifici.

La proposta prevede una riduzione di 508 milioni di dollari per la Stazione Spaziale Internazionale, con conseguente diminuzione del personale e delle attività di ricerca, che verrebbero limitate alle "iniziative critiche per i programmi di esplorazione lunare e marziana". Simultaneamente, verrebbero tagliati 2,265 miliardi di dollari dalle missioni scientifiche spaziali, inclusa la cancellazione della missione Mars Sample Return, i cui obiettivi verrebbero teoricamente raggiunti tramite future missioni umane sul pianeta rosso.

In controtendenza rispetto ai tagli, il piano stanzia 1 miliardo di dollari per "programmi focalizzati su Marte", senza tuttavia specificare come questi fondi verrebbero utilizzati. Questa mossa appare come un potenziale vantaggio per SpaceX di Elon Musk, che potrebbe beneficiare di finanziamenti NASA per supportare il lancio di una missione Starship senza equipaggio verso Marte, prevista secondo Musk già per il prossimo anno.

Una rivoluzione nelle priorità spaziali americane

La proposta di bilancio rivela un chiaro cambio di rotta nella politica spaziale statunitense. Da un lato si punta a "battere la Cina nel ritorno sulla Luna", con uno stanziamento di 7 miliardi di dollari per l'esplorazione lunare, dall'altro si prospetta una graduale eliminazione del razzo SLS della NASA e della capsula Orion, in favore di alternative commerciali. Il programma Lunar Gateway verrebbe interrotto dopo la missione Artemis III, segnalando un drastico ridimensionamento delle ambizioni lunari a lungo termine.

Le scienze terrestri subirebbero un taglio di 1,161 miliardi di dollari, eliminando i finanziamenti per "satelliti di monitoraggio climatico a bassa priorità". Anche i programmi di aviazione ecologica perderebbero 346 milioni di dollari, reindirizzando i fondi verso il controllo del traffico aereo e la difesa. Non sarebbero risparmiati nemmeno i programmi educativi STEM, che vedrebbero una riduzione di 143 milioni di dollari.

È importante sottolineare che queste modifiche al budget rappresentano solo una proposta iniziale. Russell Vought, direttore dell'Ufficio di Gestione e Bilancio degli Stati Uniti, ha precisato che un "piano fiscale completo" seguirà successivamente. Come evidenziato da Ars Technica, sarà il Congresso a essere responsabile della stesura effettiva del bilancio, il che significa che la proposta potrebbe subire modifiche sostanziali prima dell'approvazione finale.

La tensione tra obiettivi politici immediati e visione scientifica a lungo termine appare evidente in questa proposta di bilancio. Da un lato, l'amministrazione sembra voler accelerare la corsa verso Marte con un approccio che favorisce l'industria privata, dall'altro riduce drasticamente gli investimenti negli strumenti scientifici che potrebbero fornire dati cruciali per il futuro dell'umanità, come quelli relativi ai cambiamenti climatici.

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

1 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite. Vuoi accedere?


NON SMETTERÒ DI DIRLO, BASTA BASTA BASTA CON QUESTA IMMAGINE QUANDO SI PARLA DI MARTE.
NON È MARTE.
cara Giulia, spero tu legga questo commento, l'ho già scritto e riscritto, ho scritto alla redazione. Ma vi ostinate ad utilizzare questa immagine.
Ma perché? Forse perché non vi interessa fare informazione di qualità? Forse per pigrizia? Forse per mancanza di serietà? Non so, ma chi firma un articolo non si sente responsabile del contenuto?
Mostra altro Mostra meno

Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.