Volete aiutare ad addestrare l'IA del rover NASA per esplorare meglio Marte?

AI4Mars è un progetto che consente a volontari umani di etichettare la valanga di immagini raccolte dal rover Perseverance per poi utilizzarle nell'addestramento dell'IA che aiuterà gli scienziati a selezionare solo quelle più interessanti.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

L'intelligenza artificiale, o AI, ha un enorme potenziale per cambiare il modo in cui i veicoli spaziali della NASA studiano l'universo. Ma poiché tutti gli algoritmi di apprendimento automatico richiedono una formazione da parte degli esseri umani, un recente progetto chiede ai membri del pubblico di etichettare le caratteristiche di interesse scientifico nelle immagini scattate dal rover Perseverance Mars della NASA.

Chiamato AI4Mars, il progetto è la continuazione di uno lanciato lo scorso anno che si basava sulle immagini del rover Curiosity della NASA. I partecipanti alla fase iniziale di quel progetto hanno etichettato quasi mezzo milione di immagini, utilizzando uno strumento per delineare caratteristiche come sabbia e roccia che i conducenti di rover presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA in genere guardano quando pianificano rotte sul Pianeta Rosso. Il risultato finale è stato un algoritmo, chiamato SPOC (Soil Property and Object Classification), in grado di identificare correttamente queste caratteristiche quasi il 98% delle volte.

SPOC è ancora in fase di sviluppo e i ricercatori sperano che un giorno possa essere inviato su Marte a bordo di un futuro veicolo spaziale che potrebbe eseguire una guida ancora più autonoma di quanto la tecnologia AutoNav di Perseverance consenta.

Le immagini di Perseverance miglioreranno ulteriormente SPOC espandendo i tipi di etichette identificative che possono essere applicate alle caratteristiche sulla superficie marziana. AI4Mars ora fornisce etichette per identificare dettagli più raffinati.

L'obiettivo è quello di affinare un algoritmo che potrebbe aiutare un futuro rover a scegliere gli aghi dal pagliaio di dati inviati da Marte. Dotato di 19 telecamere, Perseverance infatti invia da decine a centinaia di immagini sulla Terra ogni giorno da esaminare. "Non è possibile per nessuno scienziato guardare tutte le immagini in un così breve lasso di tempo, ogni singolo giorno", ha detto Vivian Sun, uno scienziato del JPL che aiuta a coordinare le operazioni quotidiane di Perseverance e che è stato consultato sul progetto AI4Mars.

Soprattutto durante questa fase di sviluppo, SPOC richiede molto controllo da parte degli scienziati per garantire che le immagini siano etichettate in modo accurato. Ma anche quando migliorerà, l'algoritmo non è destinato a sostituire analisi più complesse da parte di scienziati umani.