Il prossimo veicolo lunare sarà realizzato da un colosso americano e sarà elettrico

La NASA sta valutando diverse opzioni per la costruzione del prossimo rover lunare, che ovviamente sarà elettrico come i precedenti.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Il programma Artemis della Nasa, il cui obiettivo è riportare l'uomo sulla Luna entro il 2026, quasi sessant'anni dopo il primo storico allunaggio, prevede l'impiego di un nuovo e innovativo rover elettrico (vale la pena specificare che lo erano anche i precedenti) per esplorare il suolo lunare. Un elemento significativo di questo ambizioso progetto è il possibile coinvolgimento di General Motors (GM), famoso colosso dell'automobilismo che sarebbe in corsa per accaparrarsi il progetto. 

GM potrebbe contribuire alla realizzazione del Lunar Terrain Vehicle (LTV) sfruttando la sua esclusiva tecnologia Ultium, che combina batterie avanzate e un sistema di propulsione all'avanguardia. Questa tecnologia, emblema dell'impegno della casa automobilistica nell'elettrificazione dei veicoli, potrebbe adattarsi perfettamente alle esigenze di un veicolo lunare, offrendo prestazioni elevate in un ambiente estremo come quello del nostro satellite naturale.

La NASA ha selezionato tre consorzi per lo sviluppo di questo veicolo. Uno di questi gruppi, nominato Lunar Outpost, vede la partecipazione di GM assieme a nomi illustri come Lockheed Martin, Goodyear e MDA Space. Al concorso partecipano anche team guidati da Intuitive Machines e Venturi Astrolab, i quali includono collaboratori di altissimo livello come AVL, Boeing, Michelin, Northrop Grumman, Axiom Space e Odyssey Space Research. Questa varietà di partecipanti evidenzia l'interesse trasversale per il ritorno dell'uomo sulla Luna e l'importanza di veicoli capaci di operare efficacemente su una superficie a dir poco impervia.

Nel prossimo anno, questi team lavoreranno allo sviluppo dei loro prototipi di LTV, dopodiché la Nasa valuterà i progressi e selezionerà il team vincitore per procedere con la fase successiva del progetto. Il portavoce di General Motors ha espresso entusiasmo per questa opportunità, sottolineando il profondo impegno dell'azienda verso l'esplorazione spaziale e il sostegno agli astronauti americani. In passato, GM ha già contribuito al programma spaziale statunitense, consolidando la propria reputazione come attore significativo in questo campo innovativo.

Il veicolo in sviluppo da GM, Lockheed Martin, Goodyear e MDA Space si distingue per varie caratteristiche avanzate, come un letto di carico riconfigurabile e un braccio robotico. Progettato per trasportare due persone, sarebbe in grado di resistere alle estreme condizioni lunari, tra cui le gelide notti con temperature che scendono fino a -114 gradi Celsius, garantendo operatività per due settimane consecutive senza necessità di ricarica.

Immagine di copertina: Lunar Outpost