3 Italia multata perchè viviamo nel Far West

3 Italia dovrà pagare 150 mila di euro per pratiche commerciali scorrette. L'Antitrust ha riconosciuto gli abusi compiuti con l'introduzione dei piani tariffari pieni di restrizioni. È anche vero però che l'operatore mobile ha tentato di difendersi da migliaia di utenti truffaldini.

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a cura di Dario D'Elia

3 Italia (H3G) è stata multata per 150mila euro dall'Antitrust per pratiche commerciali scorrette attuate ai danni dei consumatori a partire dal dicembre del 2007. Il caso è noto: si tratta del momento esatto in cui il noto operatore mobile ha introdotto i nuovi contratti che prevedono una quantità industriale di note in piccolo. Apparentemente i profili tariffari sono chiarissimi, ad esempio sul sito ufficiale, ma quando si guarda alle restrizioni e condizioni d'uso si scopre il rischio di incappare in aumenti spropositati.

H3G

Ai tempi milioni di clienti vennero informati anche tramite un SMS che rimandava a una casella vocale. "Ti informiamo che a partire dal 28 Agosto 2009 sulla tua usim saranno applicate, oltre alle condizioni generali di contratto in vigore, le seguenti limitazioni d'uso", diceva il messaggio.

Ecco l'elenco delle restrizioni:

  • il traffico voce o sms mensile complessivo verso un singolo operatore, non 3, deve essere inferiore al 60% del traffico totale uscente
  • il totale dei minuti di Chiamate ricevute nel mese deve essere superiore al 10% dei minuti totali di Chiamate effettuate nel mese
  • il traffico voce o sms mensile complessivo effettuato e/o ricevuto in roaming nazionale deve essere inferiore al 70% del traffico totale uscente e/o entrante

Ebbene, la violazione di una delle condizioni riservava la possibilità "di applicare le condizioni economiche di un diverso piano tariffario". Ovviamente più caro: 15 cent. di euro al minuto per le chiamate nazionali verso tutti con scatto alla risposta di 16 cent. e tariffazione al secondo 15 cent. di euro al minuto per le videochiamate verso rete3 con scatto alla risposta di 16cent. e tariffazione al secondo.

Alcune note in piccolo - clicca per ingrandire

3 Italia è stata sanzionata proprio perché il superamento delle soglie di traffico era complicato da tenere sotto controllo, considerando anche che i prefissi dei cellulari non indicano più con certezza l'operatore mobile di riferimento. Senza contare che il traffico in entrata non può essere in alcun modo soggetto al controllo dell'utente.

L'operatore mobile si è giustificato dicendo di aver attuato la nuova policy solo nei casi di ripetute violazioni mensili. Le responsabilità dell'azienda rimangono, ma bisogna comunque ricordare che a lungo migliaia di italiani si sono comportati da veri truffatori utilizzando più SIM per generare e incamerare traffico al solo scopo di disporre di credito gratuito.

Insomma, sebbene 3 Italia abbia violato le norme vigenti bisogna riconoscere  che esistono pochi strumenti per difendersi da questo genere di truffe. A meno che non si voglia riconoscere ai geni (del male) che studiano i profili tariffari e le architetture dei bonus un qualche salvacondotto.

150mila euro per pratiche commerciali scorrette continuano a essere troppo pochi e alcuni clienti si sono comportati da banditi. Queste due certezze sono in stretta relazione, più di quanto si possa credere.