Apple e Google, inedita collaborazione per la sicurezza

Apple e Google hanno presentato una specifica per contrastare l'abuso dei dispositivi di localizzazione per il tracciamento non autorizzato.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

I dispositivi di localizzazione permettono agli utenti di ritrovare oggetti personali come chiavi, borse, valigie e altro grazie a reti di ricerca collettive. Tuttavia, possono anche essere usati per tracciare individui senza consenso.

Apple e Google hanno presentato congiuntamente una proposta di specifica industriale per aiutare a contrastare l'abuso dei dispositivi di localizzazione Bluetooth per il tracciamento non autorizzato.

La specifica, la prima del suo genere, consentirà ai dispositivi di localizzazione Bluetooth di essere compatibili con il rilevamento e gli avvisi di tracciamento non autorizzato su piattaforme iOS e Android. Samsung, Tile, Chipolo, eufy Security e Pebblebee hanno espresso il loro sostegno alla bozza di specifica, che offre buone pratiche e istruzioni per i produttori, nel caso in cui scelgano di integrare queste funzionalità nei loro prodotti.

"Apple ha lanciato AirTag per dare agli utenti la tranquillità di sapere dove trovare gli oggetti più importanti", ha dichiarato Ron Huang, vicepresidente di Apple Sensing and Connectivity. "Abbiamo costruito AirTag e la rete Find My con una serie di funzioni proattive per scoraggiare il tracciamento indesiderato - una novità assoluta nel settore - e continuiamo ad apportare miglioramenti per garantire che la tecnologia venga utilizzata come previsto. Questa nuova specifica di settore si basa sulle protezioni di AirTag e, grazie alla collaborazione con Google, rappresenta un passo avanti fondamentale per aiutare a combattere il tracciamento indesiderato su iOS e Android".

Oltre a incorporare il feedback dei produttori di dispositivi, sono stati presi in considerazione i suggerimenti di vari gruppi di sicurezza e difesa dei diritti nella stesura della specifica.

La specifica è stata presentata come bozza all'Internet Engineering Task Force (IETF), un'organizzazione leader nello sviluppo di standard. Le parti interessate sono invitate e incoraggiate a esaminare e commentare nei prossimi tre mesi.

Al termine del periodo di commento, Apple e Google collaboreranno per rispondere al feedback e rilasceranno un'implementazione finale della specifica per gli avvisi di tracciamento non desiderato entro la fine del 2023 che sarà poi supportata nelle future versioni di iOS e Android.

"I tracker Bluetooth hanno creato enormi vantaggi per gli utenti, ma comportano anche il potenziale di tracciamento indesiderato, che richiede un'azione a livello di settore per essere risolto", ha dichiarato Dave Burke, vicepresidente di Google Engineering per Android. "Android ha un impegno costante per la protezione degli utenti e continuerà a sviluppare solide misure di salvaguardia e a collaborare con l'industria per contribuire a combattere l'uso improprio dei dispositivi di tracciamento Bluetooth".