Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Sconti & Coupon
Accedi a Xenforo
Immagine di Il tuo smartphone è sempre più a rischio: ecco come ti stanno fregando Il tuo smartphone è sempre più a rischio: ecco come ti sta...
Immagine di Chrome smetterà di funzionare su centinaia di milioni di smartphone Chrome smetterà di funzionare su centinaia di milioni di sm...

Apple posticipa la nuova Siri per motivi di sicurezza

L'attesa per una Siri più intelligente si allunga: le nuove funzionalità che aspettiamo potrebbero tardare ulteriormente ad arrivare.

Advertisement

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author

Pubblicato il 10/03/2025 alle 19:30

La frustrazione degli utenti Apple cresce mentre il colosso di Cupertino annuncia ulteriori ritardi nell'evoluzione di Siri. Quella che doveva essere una rivoluzione nell'assistente vocale, promessa con grande enfasi durante il WWDC di giugno 2023, sembra allontanarsi sempre più nel tempo. Le funzionalità avanzate che avrebbero dovuto debuttare con iOS 18.4 potrebbero slittare addirittura a iOS 19, lasciando gli utenti con un assistente che, nonostante qualche miglioramento, resta ben lontano dalle aspettative suscitate dalla compagnia.

Un futuro posticipato per l'intelligenza di Siri

La Siri potenziata che Apple aveva annunciato con tanto clamore rimane ancora un miraggio. Sebbene alcune funzionalità di Apple Intelligence siano state implementate, permettendo all'assistente di gestire esitazioni verbali e alcuni comandi composti, le tre innovazioni più attese restano assenti: la consapevolezza contestuale per accedere alle informazioni personali, la capacità di "vedere" ciò che è visualizzato sullo schermo e rispondere di conseguenza, e l'esecuzione di azioni all'interno delle app su richiesta dell'utente.

La comunicazione ufficiale di Apple resta vaga sui tempi: "Stiamo lavorando a una Siri più personalizzata, dotandola di maggiore consapevolezza del vostro contesto personale e della capacità di agire per voi all'interno e attraverso le vostre app. Ci vorrà più tempo del previsto per sviluppare queste funzionalità e prevediamo di rilasciarle nel corso del prossimo anno." Una dichiarazione che lascia ampio spazio all'interpretazione: potrebbe significare entro la fine del 2024 o, più probabilmente, nel corso del 2025.

Le difficoltà tecniche dietro le quinte

Secondo Bloomberg, Apple sta affrontando problemi significativi nello sviluppo. I dipendenti impegnati nei test riportano funzionalità che "non funzionano ancora in modo coerente", evidenziando bug persistenti che impediscono un rilascio secondo i tempi inizialmente previsti. Mark Gurman, analista esperto del mondo Apple, aveva ipotizzato uno slittamento da iOS 18.4 a iOS 18.5, ma ora sembra che i problemi richiedano un intervento ben più radicale.

Una delle difficoltà principali risiede nell'architettura stessa dell'assistente. Attualmente, Apple gestisce due versioni di Siri sovrapposte: quella originale che si occupa delle funzioni tradizionali, e un nuovo strato che intercetta i comandi più complessi. L'integrazione di questi due sistemi in un'unica entità coerente si sta rivelando più complessa del previsto.

Il rischio degli attacchi di "prompt injection"

Simon Willison, sviluppatore e creatore dello strumento open-source Datasette, ha recentemente proposto una terza spiegazione che potrebbe essere la più preoccupante: i problemi di sicurezza. In particolare, il rischio di attacchi di prompt injection rappresenterebbe una minaccia concreta per una Siri più intelligente e con maggiori autorizzazioni.

Questi attacchi, ben noti nel campo dell'intelligenza artificiale generativa, permettono a malintenzionati di aggirare le misure di sicurezza integrate nei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), inducendoli a sostituire le protezioni predefinite con nuove istruzioni. Willison sottolinea come questa vulnerabilità rappresenti un rischio enorme per le nuove funzionalità di Siri: "Queste nuove funzionalità di Apple Intelligence consentono a Siri di rispondere alle richieste di accesso alle informazioni nelle applicazioni e di eseguire azioni per conto dell'utente. È la combinazione peggiore possibile per gli attacchi di prompt injection!"

Immagine id 15914

Un problema potenzialmente irrisolvibile?

La gravità della situazione è evidente: se ingannare ChatGPT per ottenere istruzioni inappropriate è un tipo di rischio, indurre Siri a rivelare dati personali rappresenta una minaccia di tutt'altro livello. John Gruber, noto commentatore del mondo Apple, considera credibile questa teoria, evidenziando come nessuno sia ancora riuscito a fermare completamente gli attacchi di prompt injection.

"Un modo pessimistico di vedere questo problema è che Apple non può permettersi di sbagliare, ma la natura degli LLM e la loro suscettibilità all'iniezione di prompt potrebbe significare che è impossibile ottenere un risultato perfetto", osserva Gruber. La sfida non è solo raggiungere la concorrenza, ma risolvere un problema finora irrisolto da giganti come OpenAI e Google.

Resta il dubbio su come Apple abbia potuto promettere (e persino pubblicizzare) funzionalità che potrebbero rivelarsi troppo pericolose per essere mai lanciate. Un errore di valutazione che potrebbe costare caro in termini di credibilità, soprattutto per un'azienda che ha fatto della privacy un elemento distintivo della propria offerta.

Un'attesa che si allunga indefinitamente

Mentre i report precedenti sono certamente accurati nel descrivere i problemi tecnici, la questione della sicurezza sembra essere un fattore determinante. Per Apple, qualsiasi vulnerabilità che permettesse a un'app malevola di accedere ed esportare dati personali rappresenterebbe una catastrofe commerciale e reputazionale.

Il progetto della Siri potenziata probabilmente non farà la fine di AirPower (il tappetino di ricarica wireless mai commercializzato), ma appare sempre più evidente che Apple avrebbe dovuto mantenere il riserbo sui tempi fino a quando non fosse stata più vicina alla soluzione di tutte queste sfide. Gli utenti, nel frattempo, continuano ad aspettare un'intelligenza che sembra sempre più difficile da raggiungere.

Fonte dell'articolo: 9to5mac.com

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?


Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione
Advertisement

Non perdere gli ultimi aggiornamenti

Newsletter Telegram

I più letti di oggi


  • #1
    Uso della VRAM ridotto all'osso con la nuova versione del DLSS
  • #2
    Blocco diesel Euro 5 Nord Italia: tutto quello che c'è da sapere
  • #3
    Uno YouTuber ha acquistato uno dei marchi più famosi del retrogaming
  • #4
    Questa è la tech che salverà le schede video da 8GB
  • #5
    Amazon Prime Day, quand'è, quanto dura e come trovare le offerte migliori
  • #6
    Helldivers 2 trasforma le recensioni negative in DLC
Articolo 1 di 5
Chrome smetterà di funzionare su centinaia di milioni di smartphone
Chrome terminerà il supporto per Android 8 e 9 dal 5 agosto 2025: milioni di dispositivi coinvolti, ecco le alternative per continuare a navigare.
Immagine di Chrome smetterà di funzionare su centinaia di milioni di smartphone
4
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5
Il tuo smartphone è sempre più a rischio: ecco come ti stanno fregando
I malware Android sono in aumento dall'inizio del 2025: scopri come proteggere il tuo dispositivo mobile dalle nuove minacce informatiche.
Immagine di Il tuo smartphone è sempre più a rischio: ecco come ti stanno fregando
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5
Gli USA non si fidano, OnePlus nei guai?
Preoccupazioni per i dati utenti e server collegati alla Cina potrebbero portare a un'indagine federale completa.
Immagine di Gli USA non si fidano, OnePlus nei guai?
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5
Oppo Enco Buds2 Pro a MENO DI 20€: audio premium in SUPER SCONTO!
Elimina i rumori di fondo con la cancel‑lation basata su IA, senza spendere una fortuna grazie all’offerta lampo su Amazon.
Immagine di Oppo Enco Buds2 Pro a MENO DI 20€: audio premium in SUPER SCONTO!
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5
I nuovi pieghevoli Samsung saranno da record
Un nuovo leak sembra anticipare la sorpresa di Samsung: pieghevoli sottilissimi per combattere la concorrenza cinese.
Immagine di I nuovi pieghevoli Samsung saranno da record
Leggi questo articolo
Advertisement
Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.