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Apple punta sulla creazione di un chatbot AI avanzato

Apple lavora su uno strumento di ricerca AI simile a ChatGPT con il nuovo team AKI per recuperare terreno sui concorrenti.

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Avatar di Andrea Maiellano

a cura di Andrea Maiellano

Author @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 04/08/2025 alle 10:04
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La creazione di un nuovo team interno dedicato all'intelligenza artificiale rappresenta il tentativo più concreto di Apple per recuperare terreno in un settore dove i concorrenti hanno già consolidato posizioni dominanti. Il gruppo denominato "Answers, Knowledge, and Information" (AKI), formato silenziosamente all'inizio di quest'anno, sta sviluppando strumenti di ricerca basati sull'AI che potrebbero trasformare radicalmente l'approccio dell'azienda di Cupertino verso l'intelligenza artificiale. Questo cambio di strategia arriva in un momento cruciale, quando i risultati finanziari del terzo trimestre hanno mostrato come il ritardo tecnologico stia iniziando a pesare sui ricavi complessivi dell'azienda.

L'analista Mark Gurman rivela nel suo newsletter Power On che Apple sta esplorando la possibilità di creare un'esperienza di ricerca simile a ChatGPT, nonostante alcune resistenze filosofiche presenti tra i vertici aziendali. Il team AKI rappresenta un punto di svolta rispetto alle dichiarazioni passate dell'azienda, che aveva esplicitamente rifiutato l'idea di sviluppare un chatbot paragonabile a quello di OpenAI. Le difficoltà incontrate nel settore dell'intelligenza artificiale sembrano aver convinto la dirigenza a riconsiderare questa posizione.

La guida del nuovo gruppo è stata affidata a Robby Walker, un veterano che in precedenza aveva lavorato su Siri ma che ha perso il controllo del progetto a causa dei continui ritinervidi delle funzionalità AI aggiornate. Questa scelta non è casuale: Walker rappresenta l'esperienza necessaria per navigare le complessità tecniche e organizzative che hanno rallentato lo sviluppo di Apple Intelligence negli ultimi mesi.

Le trattative con le startup specializzate

Parallelamente allo sviluppo interno, Apple ha avviato colloqui con diverse startup specializzate nell'intelligenza artificiale, inclusa Perplexity, che si concentra specificamente sull'esperienza dei motori di ricerca AI. Queste conversazioni dimostrano come l'azienda stia esplorando sia soluzioni proprietarie che partnership strategiche per accelerare il proprio ingresso nel mercato. L'interesse verso Perplexity è particolarmente significativo, considerando la specializzazione dell'azienda in tecnologie di ricerca avanzate.

Le trattative con startup esterne rivelano una strategia duplice: da un lato il team AKI lavora su soluzioni interne, dall'altro l'azienda valuta acquisizioni o collaborazioni che potrebbero fornire tecnologie già mature. Questo approccio ibrido potrebbe permettere ad Apple di ridurre i tempi di sviluppo e di competere più efficacemente con rivali che hanno già prodotti consolidati sul mercato.

Apple Intelligence ha faticato a lasciare il segno nell'industria dopo più di un anno dal lancio

L'urgenza di questo cambiamento strategico diventa evidente quando si considera che Apple Intelligence non è riuscita a distinguersi nella competizione, rimanendo indietro persino in compiti basilari. Una delle funzionalità più attese, la personalizzazione avanzata di Siri, è stata rimandata al prossimo anno, lasciando iOS con evidenti segni di invecchiamento rispetto alle aspettative degli utenti. Tim Cook ha mostrato ottimismo durante la chiamata sui risultati trimestrali, ma la reazione del pubblico suggerisce una crescente insoddisfazione.

Il ritardo nello sviluppo delle funzionalità AI ha creato un circolo vizioso per Apple: gli utenti percepiscono l'azienda come arretrata nel settore dell'intelligenza artificiale, il che si riflette negativamente sulle vendite e sulla percezione del brand. La mancanza di un chatbot dedicato con capacità di ricerca AI in iOS 18 e nelle versioni successive ha rafforzato l'impressione che Apple sia rimasta indietro nella corsa all'intelligenza artificiale.

L'impatto sul mercato e la concorrenza

L'ingresso di Apple nel settore della ricerca AI potrebbe catalizzare una nuova ondata di innovazione tra i concorrenti, spingendo altre aziende a sviluppare le proprie versioni della tecnologia. La presenza di un gigante come Apple in questo segmento modificherebbe inevitabilmente le dinamiche competitive, costringendo i player attuali a differenziare ulteriormente le proprie offerte. La sfida principale rimane la tempistica: considerando che il team AKI ha iniziato i lavori solo di recente, servirà tempo prima che il prodotto finale sia pronto per il pubblico.

Secondo Gurman, nonostante le riserve filosofiche di alcuni leader Apple, l'azienda si sta chiaramente dirigendo verso lo sviluppo di strumenti di ricerca basati sull'AI. Come ha osservato l'analista: "Questo gruppo sta esplorando diversi servizi AI interni con l'obiettivo di creare una nuova esperienza di ricerca simile a ChatGPT". Il cambiamento rappresenta una svolta significativa per un'azienda che ha sempre preferito sviluppare tecnologie proprietarie piuttosto che seguire tendenze di mercato.

La decisione di Apple di entrare nel mercato della ricerca AI arriva in un momento in cui l'azienda non può più permettersi di rimanere indietro. I risultati finanziari del terzo trimestre mostrano come il ritardo tecnologico stia iniziando a tradursi in impatti economici concreti, rendendo necessaria una risposta rapida ed efficace per mantenere la posizione competitiva dell'azienda nel lungo termine.

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