Apple si sente molestata da Samsung, l'imitatrice

Apple ha chiesto al giudice di non concedere a Samsung la possibilità di dare uno sguardo ai futuri iPhone e iPad. La casa di Cupertino si sente molestata da un'azienda che ha definito più volte un'imitatrice.

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a cura di Manolo De Agostini

Apple ha chiesto al giudice del distretto nord della California di respingere la richiesta di Samsung di "mettere le mani" su iPhone 5, iPad 3 o comunque i prodotti di prossima generazione che la casa di Cupertino ha in serbo per i settori smartphone e tablet.

Apple aveva ottenuto dal giudice la possibilità di analizzare tramite i suoi legali il Galaxy S II, i Galaxy Tab 8.9 e 10.1, l'Infuse 4G e l'Infuse 4G LTE (o Droid Charge). Samsung aveva risposto avanzando una richiesta analoga.

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Il caso è nato ad aprile, con una denuncia di Apple nei confronti della casa sudcoreana per plagio (Apple: Samsung Galaxy copiati da iPhone e iPad). Samsung ha risposto con diversi procedimenti legali (Samsung denuncia Apple, dieci brevetti infranti - Apple sfrutta le idee altrui, Samsung fa ancora causa)

Secondo Steve Jobs e compagni la richiesta di Samsung "non è un tentativo in buona fede di ottenere le informazioni necessarie per difendersi da un'ingiunzione preliminare. Piuttosto è un modo chiaro e scorretto di molestare Apple richiedendo segreti commerciali altamente sensibili che non hanno alcuna rilevanza sulle affermazioni d'infrazione di Apple o la difesa di Samsung da un'ingiunzione preliminare". Nei documenti depositati presso la corte la casa di Cupertino si riferisce più volte a Samsung chiamandola "imitatrice" (o copiona che dir si voglia).

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Il giudice dovrà prendere una decisione sulla richiesta di Samsung di poter dare uno sguardo con i suoi avvocati ai futuri prodotti di Apple tra pochi giorni, per l'esattezza venerdì. Ricordiamo che le due aziende sono partner per quanto riguarda il settore produttivo: Samsung realizza diversi componenti per i prodotti Apple, tanto che la casa di Cupertino è un cliente di spicco.

Alcuni osservatori ritengono questa diatriba sia solo fumo negli occhi, e serva ad Apple per strappare un prezzo di favore da Samsung sul costo dei componenti prodotti. Ovviamente non c'è una prova riguarda a questa tesi, e per ora non possiamo che seguire il corso degli eventi.