Negli ultimi anni, il confine tra dispositivi indossabili e piattaforme da gaming si è fatto sempre più sottile. Chi avrebbe mai immaginato che quel piccolo schermo al polso, nato per monitorare la salute e controllare le notifiche, sarebbe diventato una console portatile? Eppure è esattamente ciò che sta accadendo con Apple Watch, grazie a un'applicazione che ha trasformato questo smartwatch in un'inaspettata macchina del tempo videoludica. L'esperienza di giocare a Pokémon mentre si attende l'autobus, semplicemente guardando il proprio polso, rappresenta una di quelle piccole rivoluzioni quotidiane che passano quasi inosservate ma che avrebbero fatto impazzire qualsiasi bambino degli anni '90.
Tutto è iniziato circa un anno fa, quando Apple ha modificato le proprie politiche dell'App Store in materia di emulazione. Un cambiamento apparentemente minore che ha avuto conseguenze enormi: gli utenti iOS hanno finalmente potuto scaricare emulatori come Delta direttamente dall'App Store, senza dover ricorrere al jailbreak o a metodi alternativi di installazione. Questa apertura ha innescato un'ondata di creatività tra gli sviluppatori, culminata con l'arrivo di ArcEmu.
ArcEmu non è un semplice emulatore di Game Boy per dispositivi Apple. È stato progettato specificamente per funzionare sull'Apple Watch, pur mantenendo la compatibilità con iPhone e iPad. Una volta scaricata sullo smartphone, l'app si installa automaticamente anche sull'orologio, creando un ecosistema perfettamente sincronizzato.
La procedura d'uso è sorprendentemente semplice: basta caricare le proprie ROM nell'app iOS e queste vengono automaticamente trasferite all'Apple Watch. In pochi istanti, il piccolo schermo al polso si trasforma in una console portatile capace di far rivivere i classici del Game Boy originale, del Game Boy Color e persino del Game Boy Advance.
La vera sorpresa di ArcEmu risiede nell'attenzione ai dettagli e nelle funzionalità che rendono l'esperienza di gioco non solo possibile, ma genuinamente piacevole nonostante le dimensioni ridotte dello schermo. Il salvataggio dei progressi viene sincronizzato automaticamente tra i dispositivi, permettendo di iniziare una partita sull'iPhone e continuarla sull'Apple Watch senza perdere alcun progresso.
L'app consente inoltre di personalizzare il layout dei pulsanti e offre la possibilità di utilizzare la digital crown dell'orologio per sostituire i tasti direzionali o i pulsanti A/B. Sono disponibili anche opzioni per accelerare o rallentare il gioco, una caratteristica particolarmente utile per chi vuole risparmiare tempo nelle fasi più ripetitive dei giochi RPG come Pokémon.
Naturalmente, ci sono considerazioni da fare prima di trasformare il proprio Apple Watch in una console portatile. Innanzitutto, l'hardware: è necessario possedere almeno un Apple Watch Series 3, un Apple Watch SE o un Apple Watch Ultra (che trovate anche su Amazon ad un ottimo prezzo) per poter eseguire ArcEmu. I test condotti sull'Apple Watch Ultra mostrano risultati particolarmente soddisfacenti, con un'esperienza visiva eccellente nonostante le dimensioni dello schermo.
L'emulatore supporta attualmente solo le piattaforme Game Boy, Game Boy Color e Game Boy Advance, senza includere console come NES o Nintendo DS. Inoltre, l'app non viene ovviamente fornita con giochi precaricati: sta all'utente procurarsi le ROM dei giochi che desidera utilizzare, nel rispetto delle leggi sul copyright.
Un aspetto particolarmente interessante è la funzionalità di connessione wireless tra dispositivi per il gioco multiplayer, che ricrea l'esperienza del cavo link dei Game Boy originali ma in modo completamente wireless. Sui dispositivi più grandi come iPad e iPhone, è anche possibile utilizzare controller di gioco esterni per un'esperienza ancora più confortevole.
Giochi come Pokémon, che non richiedono azioni rapide o precisione estrema, risultano perfetti per questa configurazione. L'utilizzo tipico dell'emulatore si attesta sui 5-10 minuti per sessione, ideale per riempire quei momenti di attesa durante la giornata trasformandoli in piccole pause nostalgiche.