Il progetto di trasformazione dell'app Shortcuts, nata dalle ceneri del progetto indipendente Workflow, sta per compiere un salto evolutivo significativo che potrebbe ridefinire il modo in cui interagiamo con i nostri dispositivi, rendendo l'automazione accessibile attraverso il linguaggio naturale e comandi vocali intuitivi.
Secondo quanto rivelato da Mark Gurman nella sua newsletter Power On, Apple sta lavorando a un profondo rinnovamento della sua app di automazione, integrando le capacità di intelligenza artificiale sviluppate attraverso l'iniziativa Apple Intelligence. Questo aggiornamento, inizialmente pianificato per il 2025 ma potenzialmente posticipato al 2026, permetterà agli utenti di creare azioni automatizzate utilizzando i modelli di AI proprietari di Apple, semplificando drasticamente un processo che attualmente richiede una certa dimestichezza tecnica.
L'evoluzione di Shortcuts rappresenta un chiaro segnale della direzione intrapresa da Apple, che sembra finalmente rispondere alle innovazioni portate nel campo dell'automazione dai più recenti strumenti di intelligenza artificiale generativa. Il ritardo accumulato rispetto ai concorrenti appare ora in fase di recupero, con una visione che va oltre la semplice modernizzazione dell'interfaccia.
Immaginare le potenzialità di questo rinnovamento non è difficile: l'utente potrebbe semplicemente richiedere, con un comando vocale o testuale, l'attivazione di una serie di azioni concatenate che oggi richiederebbero numerosi passaggi manuali. "Quando inizio una videochiamata, attiva Non disturbare, abbassa la luminosità dello schermo e apri Note" potrebbe essere solo l'inizio di un'automazione che prosegue catturando i nomi dei partecipanti, gli argomenti chiave della discussione e, al termine, preparando automaticamente un'email di riepilogo con i punti d'azione per ciascun partecipante.
Questa trasformazione si allinea con le tendenze più ampie del settore, dove l'integrazione dell'AI nelle funzionalità a livello di sistema sta diventando la norma. I PC Microsoft Copilot+, per esempio, offrono già un agente AI capace di eseguire azioni e concatenare modifiche di sistema basate su richieste in linguaggio naturale dell'utente.
Quello che per gli utenti più esperti potrebbe sembrare banale, rappresenta per la maggioranza delle persone un ostacolo significativo. Rendere queste funzionalità disponibili con un semplice comando vocale potrebbe democratizzare l'automazione in modo rivoluzionario, portandola dalle mani di pochi appassionati alla quotidianità di milioni di utenti.
L'adozione di standard aperti come MCP di Anthropic, progettato per facilitare l'integrazione tra assistenti AI e fonti di dati esterne, potrebbe ulteriormente potenziare queste capacità. Nonostante sia improbabile che Apple abbracci completamente standard esterni, un'eventuale compatibilità amplierebbe enormemente le possibilità di automazione, andando oltre le impostazioni di sistema e il controllo limitato delle app locali.
L'implementazione di una versione di Shortcuts basata sull'intelligenza artificiale rappresenterebbe un passo decisivo verso un'esperienza utente più fluida e personalizzata. Sarebbe finalmente possibile interagire con i propri dispositivi in modo conversazionale, eliminando la necessità di apprendere interfacce complesse o sintassi specifiche.
Sebbene sia improbabile vedere questa funzionalità presentata al prossimo WWDC del 9 giugno, vista la possibile tempistica di rilascio indicata da Gurman, è rassicurante sapere che Apple sta prestando attenzione a questo aspetto dell'intelligenza artificiale orientata all'azione. La sfida sarà tradurre questa visione in un prodotto che mantenga la promessa di semplificare realmente la vita digitale degli utenti, un obiettivo che solo il tempo dirà se l'azienda di Cupertino riuscirà a raggiungere.