Atari: i giochi per smartphone ormai sono morti e sepolti

Secondo Nolan Bushnell, l'imprenditore fondatore di Atari, il momento d'oro dei giochi mobile è giunto al termine. Il problema principale è l'impossibilità di mettersi in mostra nella marea di contenuti disponibili per iOS e Android.

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a cura di Roberto Caccia

I giochi mobile sono morti. Questo è il parere di Nolan Bushnell, fondatore di Atari, espresso in un'intervista con il Wall Street Journal. L'imprenditore ha motivato la sua tesi spiegando che l'industria dei giochi reinventa se stessa ogni cinque anni.

Se dunque l'ultimo periodo si è distinto per l'ascesa dei titoli mobile e dei giochi mordi e fuggi, rappresentati da "Rovio con Angry Birds e Zynga con FarmVille", sembra che il loro momento di gloria stia per finire.

Per Nolan Bushnell i giochi mobile stanno vivendo una parabola discendente

Il problema principale riguarda l'enorme quantità di contenuti disponibili sui servizi mobile (come l'AppStore di Apple), che limita le possibilità di mettere in mostra il proprio gioco, scoraggiando i possibili investitori.

"Ha senso realizzare un gioco mobile dove si è un titolo su 300.000, in un mondo in cui mettersi in evidenza è essenziale? Preferirei creare una delle 100 app per Google Glass piuttosto che una delle 300.000 per iOS e Android", sostiene Bushnell, che continua a illustrare la sua tesi citando la durata media dei giochi moderni, intesa come permanenza sul mercato.

Come distinguersi in una marea di applicazioni e contenuti disponibili?

"La maggior parte dei giochi, per loro natura, ha una durata di due anni o meno, ma nel mondo mobile assistiamo a un'eccezione, con giochi che hanno una durata maggiore", spiega l'imprenditore, sottolineando che molto spesso chi compra uno smartphone o un tablet è facile che si ritrovi a giocare con titoli distribuiti diverso tempo prima, senza tuttavia prolungare il divertimento degli utenti.

"Quando gli appassionati della prima ora si buttano su qualcosa cominciano a incoraggiare presto i più indecisi. Si amplia la base di utenti, ma non si allunga il divertimento dei giocatori", conclude Bushnell. Siete d'accordo con la tesi del fondatore di Atari o credete che i giochi mobile avranno un ruolo sempre più decisivo nell'industria dei videogiochi?