Auricolari Bluetooth, 10 modelli a confronto

Guidare con il cellulare in mano è proibito in quasi tutto il mondo, mentre per telefonate lunghe diventa stancante. La soluzione è un aurticolare wireless bluetooth; abbiamo provato per voi 10 differenti modelli.

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a cura di Rachel Rosmarin

La resistenza è futile

Guidare con il cellulare in mano è proibito in quasi tutto il mondo, anche se alcuni stati "progrediti", come quello di New York, si sono uniti al gruppo solo di recente. Al momento in Italia si può parlando usando un auricolare, o un headset. Ma potrebbe essere solo il primo passo. Alcuni paesi, per esempio la Spagna, hanno proibito anche auricolari ed headset, lasciando solo il vivavoce nel campo della legalità. Casi estremi a parte, l'auricolare, meglio se senza fili, è ancora il metodo più diffuso per usare il telefono in auto. Ricordiamo, in ogni caso, che la cosa migliore è concentrarsi esclusivamente sulla guida.

Mpow® Swift Auricolari Wireless Bluetooth 4.0 Mpow® Swift Auricolari Wireless Bluetooth 4.0
Samsung HM1100 Samsung HM1100
Plantronics Voyager Edge Auricolare Plantronics Voyager Edge Auricolare

Sicuri con stile

Usare l'auricolare incluso nella confezione può essere pericoloso, o perlomeno fastidioso, per via del filo che lo unisce al telefono. Questo tipo d'auricolare, inoltre, di solito non brilla per qualità audio. In presenza di rumori esterni, potrebbe essere semplicemente impossibile mantenere una conversazione. Per ottenere totale sicurezza e chiamate di qualità, per fortuna, non mancano le soluzioni: si può comprare un'auto con vivavoce bluetooth integrato, caratteristica che, ad oggi, comincia a diffondersi anche sulle utilitarie. Oppure potete scegliere un vivavoce che s'integri con il sistema audio dell'auto: probabilmente il produttore dell'autoradio ne ha uno in catalogo. Entrambe le soluzioni, però, potrebbero essere impraticabili, oppure semplicemente troppo costose. Per fortuna, le alternative non mancano.

La soluzione più comune sono gli headset bluetooth. Le opinioni a riguardo, però, sono contrastanti: c'è chi dice che "sembra un cyborg", chi vede un operatore di telemarketing, e chi preferisce assegnare epiteti poco educati. Da una parte c'è chi non uscirebbe mai di casa senza l'auricolare bluetooth, dall'altra qualcuno che farebbe di tutto pur di non passare per un pazzo che parla da solo.

La realtà però parla chiaramente: ci sono persone che non possono evitare di usare il telefono in auto; sono professionisti di ogni tipo, anche se non mancano casi di vera e propria dipendenza. La legge parla chiaro a riguardo, e, per una volta, non si può che essere d'accordo: per guidare bisogna avere le mani libere. Effettuare chiamate, mandare SMS, guardare il display e gesti simili, quindi, sono proibiti, ma è permesso "parlare" al telefono. Per restare nella legalità, quindi, non basta un semplice vivavoce, ma ci vuole un dispositivo in grado di accettare comandi vocali, almeno per quanto riguarda la composizione del numero. Il problema, però, è che la maggior parte dei dispositivi è piuttosto brutta da vedere. Gli headset hanno però il vantaggio di essere portatili, nel senso che ci possono seguire fuori dall'auto, quando, per esempio, dobbiamo camminare in mezzo al traffico, oppure muoverci in tram o in treno. Se v'interessa solo l'uso in auto, potreste trovare sufficiente un vivavoce con altoparlante.

Abbiamo dato uno sguardo ad alcuni dispositivi bluetooth, alcuni non ancora in commercio, tenendo in conto anche il loro aspetto estetico. Abbiamo valutato la durata della batteria, la qualità del suono e, cosa più importante, la comodità.