Mercato PC: bene i desktop aziendali, male il con

Vendita dei PC in calo a fine 2010, ottimi risultati per gli smartphone. Il computer deve rivoluzionarsi e poter essere usato senza vincoli di trasportabilità, connettività e potenza.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Mercato PC: bene i desktop aziendali, male il consumer

Nel 2010 il mercato dei PC in termini di unità vendute è cresciuto complessivamente del 7,3 percento, ma il valore corrispondente è diminuito del 4,2 percento. Se in assoluto questo dato non è entusiasmante, Alessandra Brambilla ha sottolineato come rispetto al 2009 questo andamento debba essere considerato una buona notizia, perché il trend è comunque positivo e il divario tra crescita in unità e crescita in valore è diminuito.

Mercato PC: nel 2010 cresce il numero delle unità vendute, ma è negativo il valore corrispondente - clicca per ingrandire

Le grandi aziende, e in particolare i settori corporate ed enterprise, sono state le prime ad essere investite dalla crisi, ma anche le prime che ne sono uscite e che hanno ricominciato a investire. Il mancato rinnovo dei computer aziendali nel 2009 ha fatto sì che lo scorso anno ci fossero interi parchi macchine da cambiare, quindi in questo comparto si è registrata una forte crescita delle vendite di desktop.

Le piccole e medie imprese hanno seguito in parte l'andamento di quelle grandi, ma un'ampia percentuale di PMI, soprattutto quelle più piccole, non ha ancora trovato finanze sufficienti per cambiare i sistemi informatici. Il risultato è che oggi il 40 percento dei PC delle piccole imprese ha una durata di vita superiore ai 3 anni. Questo secondo HP è un problema, perché computer così vecchi compromettono la sicurezza, le prestazioni e nel complesso la produttività.

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I computer per i consumatori e gli utenti singoli rappresentano il 60 percento del venduto totale. Stando a quanto riferito da Alessandra Brambilla, il 2010 è partito con tassi di crescita a 2 cifre fino ad aprile, poi c'è stato un forte rallentamento. In corrispondenza delle festività natalizie ci sono state settimane con inediti tassi di crescita negativi, mai visti soprattutto nel mondo dei notebook (I tablet sgambettano i PC e sotterrano i netbook).

Secondo HP le cause sono principalmente due: lo switch al digitale terrestre, che ha obbligato gli italiani a comprare i decoder o a cambiare le televisioni, e la crisi economica. La capacità d'acquisto ridotta, infatti, ha costretto il consumatore privato a fare delle scelte, e il cambio della TV ha precluso l'acquisto di nuovi PC.

Queste valutazioni, tuttavia, sono vere solo in parte. In un mercato in contrazione come quello dei desktop ci sono segmenti che crescono a doppia cifra, come quello dei computer all-in-one, altrimenti definiti PC da salotto (HP TouchSmart 9300: il tablet da 23 pollici). I netbook, invece, hanno rallentato il tasso di crescita e si dirigono verso un assestamento su una posizione di mercato che secondo HP sarà quella consona al prodotto.

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Gli smartphone, invece, sono cresciuti del 70 percento in termini di unità vendute e del 50 percento per valore. Ecco il segnale che indica come il consumatore, nonostante la crisi, sia disposto a investire per essere sempre connesso, senza badare a spese. Il costo medio di uno smartphone, infatti, non è molto diverso da quello di un PC.

Ultimo segnale rilevato nella seconda metà del 2010 e a cui prestare particolare attenzione, secondo Alessandra Brambilla, è l'inversione del processo di innovazione. Fino a pochi mesi fa, infatti, le rivoluzioni partivano dal settore professionale e venivano importate gradualmente in quello consumer. Gli utenti professionali, in altre parole, chiedevano che alcune peculiarità presenti solo sui prodotti business venissero inserite anche nei sistemi che usavano a casa.

Ora accade l'esatto contrario: gli utenti mettono sotto pressione i responsabili IT delle aziende per avere anche sul lavoro un'esperienza d'uso simile a quella che hanno nella sfera privata. Per questo i prodotti professionali non possono più trascurare design, multimedialità ed esperienza d'uso.