Cellulari e tumori, non c'è del marcio in Danimarca

Secondo uno studio danese svolto su un campione di 360mila persone, le onde dei cellulari non provocano il cancro al cervello o malattie simili. Lo studio ha incrociato i dati con quelli di un istituto sanitario su oltre 15 anni. Sì può quindi tirare un sospiro di sollievo, ma non mettere la parola fine su questo delicatissimo argomento.

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a cura di Manolo De Agostini

Le onde radio dei cellulari provocano o no il cancro al cervello? Gli studi sono tanti e contrastanti, spesso indipendenti e alcune volte finanziati dai produttori di terminali o aziende che offrono servizi di telefonia mobile. Insomma, non propriamente super partes.

L'OMS aveva dichiarato a giugno che le radiofrequenze generate dalla telefonia mobile "potrebbero causare il cancro". Tesi che però non è in contrasto con quella di un comitato di ricercatori di Regno Unito, Australia, Stati Uniti e Svezia, che a stretto giro aveva affermato che "non ci sono prove convincenti che colleghino l'uso dei telefoni al cancro".

Dalla Danimarca arrivano però i risultati di un nuovo studio che ha messo sotto la lente d'ingrandimento un campione di persone elevato, sancendo che l'uso del cellulare non favorisce il cancro al cervello.

Questa ricerca è stata possibile perché dal 1968 ogni cittadino danese ha un numero identificativo nazionale che usa per diverse operazioni. Le aziende telefoniche lo richiedono ad esempio per la gestione dei loro clienti, il che vuol dire che si può sapere quante persone hanno un telefono. Tale numero è usato anche nel settore sanitario, quindi si può sapere con certezza di che cosa si sono ammalate le persone con un cellulare.

Gli autori dello studio si sono rivolti all'Institute of Cancer Epidemiology in modo da poter incrociare i dati lungo il corso di almeno 18 anni. È emerso che sul campione di quasi 360 mila persone (358,403) che avevano un telefonino, non è stato rilevato un tasso più elevato di gliomi o altri tipi di cancro al cervello rispetto al resto della popolazione. Tra il campione analizzato, solo in 356 avevano avuto un glioma e 846 il cancro del sistema centrale nervoso. Dati che per quanto vorremo fossero pari allo zero, sono in linea con quelli generali.

E se da una parte possiamo tirare un sospiro di sollievo, c'è un aspetto che non ci lascia completamente tranquilli: dal campione erano esclusi coloro che usano i telefoni cellulari per lavoro. Proprio coloro che dovrebbero fare un uso più elevato dei terminali. E questo è un problema, secondo noi, perché bisognerebbe capire per quanto è possibile usare un cellulare.

Una burla, quella dei cellulari e popcorn, che ha dato il là a molta disinformazione

Se fare più chiamate al giorno da 5 minuti potrebbe non creare problemi, cosa succede se si usa il telefono cellulare per diverse ore ogni giorno, magari di seguito? Ci rimettiamo alla scienza, che non ha certo liquidato la pratica.

Diversi team di ricercatori continueranno a monitorare la situazione, cercando di raccogliere dati su un periodo più lungo e su un campione sempre più rappresentativo. D'altronde c'è anche un altro tema sul piatto: le onde della telefonia hanno influenza sui bambini? Venti anni fa difficilmente un ragazzino girava con il cellulare, ma oggi è all'ordine del giorno. Prima però che si crei una psicosi, lasciamo lavorare gli studiosi.

"Prima di tutto occorre chiarire che i telefonini non emettono radiazioni ionizzanti come quelle usate per le radiografie, capaci di provocare mutazioni del DNA, ma solo onde radio con frequenze vicine a quella utilizzata dai forni a microonde", ha dichiarato al Corriere della Sera Paolo Vecchia, esperto fino a poco tempo fa in servizio presso l'Istituto Superiore di Sanità. "E non è mai stato dimostrato che questo tipo di onde induca nelle cellule e nei tessuti trasformazioni pericolose".

L'Organizzazione Mondiale della Sanità mette le onde per la telefonia sullo stesso livello di pericolosità del caffè.