Chiude l'Apple Store online in Russia dopo il crollo del rublo

Apple ha sospeso le vendite dall'Apple Store online russo a causa delle estreme fluttuazioni del rublo. Ecco cos'ha causato questa crisi e perché per un importatore oggi non conviene vendere.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Apple ha bloccato le vendite online dei suoi prodotti in Russia a causa delle "estreme fluttuazioni" del rublo. "Il nostro negozio online in Russia non è al momento disponibile, stiamo aggiornando l'Apple Store, torniamo subito" si legge sulla pagina russa, ma è noto che quello in corso non è un aggiornamento di routine per la pubblicazione di nuovi prodotti, quanto uno stop momentaneo in attesa che la valuta locale si stabilizzi dopo il preoccupante crollo di ieri.

Ieri il rublo ha perso il 20% secco e oggi ha aperto con un'ulteriore caduta del 5,2%, come evidenzia Milano Finanza. La paura si è materializzata palesemente nella notte fra lunedì e martedì, quando la Banca centrale russa ha tentato la mossa disperata di alzare i tassi dal 10,5% a 17% senza risultato. "Non avremmo mai potuto immaginare quello che sta accadendo, si materializzano i nostri incubi peggiori" ha dichiarato il vicepresidente della Banca centrale russa, Sergei Shvetsov.

Apple Store onlineCos'ha compromesso la situazione economica russa fino a questo punto? Una serie di eventi concatenati, in primis le sanzioni occidentali per la crisi Ucraina (in corso da mesi). La situazione già precaria nei giorni scorsi infatti è precipitata dopo che a Borse chiuse venerdì scorso il Congresso americano ha approvato una bozza per inasprire ulteriormente le sanzioni contro la Russia.

A questo si è sommato il crollo del prezzo del greggio, che è una delle voci più importanti a bilancio per Mosca, e che è ai minimi da maggio 2009. L'OPEC resta ferma sulla decisione di non tagliare la produzione di petrolio per rilanciarne le quotazioni, la crisi economica in Europa ha portato a un calo della domanda e gli Stati Uniti ne producono a sufficienza da non doverne più importare. Ecco che quindi molti paesi produttori di petrolio sono in difficoltà economica: la Russia, ma anche il Venezuela per fare un esempio.

rublo

Il portavoce di Apple Alan Hely si scusa pubblicamente con i clienti, che però al momento hanno preoccupazioni ben peggiori del non poter comprare i nuovi iPhone. La paura è quella che il rublo perda ancora più valore di quanto accaduto ieri (dall'inizio del 2014 si è svalutato del 50%) e che si ripeta quando accaduto nel 1998.

Apple, come altre aziende straniere non ultima Steam, per restare in ambito hi-tech, ha bloccato le importazioni in attesa che la situazione si stabilizzi. Il CFO (Chief Financial Officer, direttore finanziario) Luca Maestri, parlando dei cambi nel mese di ottobre, aveva spiegato agli investitori che "è un dato di fatto che se il dollaro si rafforza, crea una situazione sfavorevole per noi sia in ricavi sia nei margini della nostra attività al di fuori degli Stati Uniti". Guardando l'andamento del cambio dollaro/rublo la situazione è chiara.

Cambio dollaro/rublo nel 2014

Cambio dollaro/rublo nel 2014

Con tutto il rispetto, un problema trascurabile rispetto a quello che stanno vivendo i cittadini russi, in coda per ore nei centri commerciali per spendere ultimi rubli prima che diventino carta straccia – sempre che lo spettro del default si materializzi, cosa che non si auspica. O per comprare beni rifugio.

La situazione è in corso di evoluzione, l'agezia Tass riferisce che a Mosca si è tenuta una riunione al vertice per "elaborare misure per stabilizzare la situazione economica" e ci auguriamo che questa volta siano efficaci, perché come sempre a pagare il dazio maggiore sono i comuni cittadini.