Samsung Italia adesso rischia la class action a causa delle comunicazioni falsate riguardanti la capacità di archiviazione dei suoi smartphone e tablet. L'Associazione Codici ha deciso di aiutare i consumatori a ottenere un equo risarcimento per quello che può essere considerato un vero e proprio danno.
Samsung
La vicenda è esplosa a gennaio quando il Garante per Mercato ha sanzionato (per 1 milione di euro) Samsung Italia per pratica commerciale scorretta. Secondo l'AGCM lo spazio di memoria ROM di alcuni prodotti "risultava significativamente inferiore a quella indicata dall'impresa".
Lo studio del Garante ha rilevato sensibili differenze tra quanto dichiarato e quanto effettivamente disponibile nei modelli XCover 2, Mini 2, Young, XCover, Core Plus, Ace 2, S3 Mini, S4, S5, Tab 3 10.1 e Tab 3 8''. In pratica la percentuale varia tra il 22% e il 70%. Ad esempio il Samsung Mini 2 da 4 GB mette in realtà a disposizione solo 0,89 GB. Samsung si è difesa sottolineando che secondo una recente indagine UE i "consumatori sarebbero orientati da altri elementi" in fase di acquisto. Ad ogni modo l'AGCM ha sotenuto che si trattasse di una sensibile omissione non fornire il dato reale.
Modelli Samsung sotto accusa
"La nostra associazione intende intentare una class action nei confronti del colosso asiatico, con l'obiettivo di ottenere un risarcimento del danno in favore di quei consumatori che sono stati costretti, loro malgrado, dopo l'acquisto dei dispositivi 'incriminati', a ridimensionarne notevolmente l'utilizzo rispetto a quello prospettato e garantito dalla Samsung", ha commentato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici.
Il coordinatore nazionale dell'iniziativa, Stefano Gallotta, ha fatto notare che lo spazio disponibile ormai è un elemento chiave per la scelta dei prodotti considerato l'incremento degli ingombri di app, musica, film, etc.
Chi vuoi aderire all'iniziativa risarcitoria può informarsi sul sito ufficiale dell'associazione.