Conclusioni
I test condotti hanno confermato ciò che già sospettavamo, ma hanno anche fornito interessanti e per certi aspetti sorprendenti elementi di valutazione.
Il sospetto confermato è la pochezza dei risultati ottenuti in basse luci. Nessun dubbio sul fatto che ciascuno di questi modelli sia in grado di restituire ottime immagini in pieno giorno, ma quando il tramonto si avvicina, l'impossibilità di alzare più di tanto la sensibilità ISO - o di non poterla regolare affatto - unita a una scelta di tempi e diaframmi molto ristretta gioca un ruolo determinante. Pochissimi modelli (Xperia Z Ultra e, in misura minore, gli altri prodotti Sony, HTC One) si sono dimostrati in grado di gestire correttamente condizioni di luce scarsa.
In condizioni di luce migliore, invece, quasi tutti si sono dimostrati perlomeno all'altezza di una compatta economica. Il livello di dettaglio è tale da rendere indistinguibili le differenze fino a che si guarda la foto sullo schermo del telefono, la si pubblica su un social network o la si stampa in formato 10x15. Le compatte mantengono ancora un margine di vantaggio, ma solo se di fascia alta - parliamo, per chiarezza, di modelli nella fascia di prezzo dei 500 Euro.
La sorpresa è stata, in questo contesto, constatare la relativa bontà delle ottiche impiegate, capaci di garantire un livello di dettaglio che, considerate le dimensioni della lente, è da considerarsi quasi miracoloso.
Un dato interessante deriva dalla conta dei Mpixel: i migliori, vale a dire Sony Xperia Z, LG G2 e Samsung Note 3, utilizzano tutti sensori da 13 Mpixel che sembrano pertanto essere, allo stato attuale della tecnologia, la "ricetta" vincente per ottenere il massimo della qualità complessiva. Il Sony Z1, con il suo sensore da 20 Mpixel, dimostra invece come una maggiore risoluzione non porti automaticamente a un maggior dettaglio.
Tra i tre migliori, il migliore in assoluto è a nostro avviso il Sony Xperia Z, perché ha saputo gestire meglio anche le condizioni di luce più difficili.
Abbiamo anche avuto modo di constatare come modelli di una generazione precedente (Samsung Note 2, ad esempio) soffrano già di un divario significativo rispetto agli ultimissimi modelli, indice del fatto che, probabilmente, la tecnologia attuale è ancora tutt'altro che matura e consolidata, e che ci aspettano altri miglioramenti significativi nel prossimo futuro.
Parlando di "cattivi", proprio il Note 2, unito all'analogo S3 e all'HTC One sono i meno indicati se si desidera una fotocamera di qualità accettabile. Discorso a parte per l'iPhone, che si dimostra capace di offrire ottima nitidezza e anche una più che buona fedeltà cromatica per la categoria, ma che utilizzando la sola App fornita con iOS7 risulta davvero irritante a causa dell'inesistente livello di controllo sull'immagine lasciato all'utente. Un vero peccato.
Citiamo, "fuori concorso", anche il Nokia Lumia 1020, già recensito a questo indirizzo e del quale abbiamo riportato anche in questa prova i risultati numerici dei test in studio. In sintesi, possiamo dire qui che il Lumia 1020 non mostra, rispetto ai modelli qui analizzati, un margine di vantaggo enorme. L'elevato numero di Mpixel del 1020 è infatti penalizzato dai limiti dell'ottica, che funge da collo di bottiglia. Il dettaglio è quindi molto buono, ma non sensibilmente superiore a quello dei modelli qui esaminati e, sfruttando la modelità Hi-Res, la nitidezza scende sotto il livello ottimale. Il Lumia 1020 è comunque molro versatile da punto di vista fotografico, grazie alla peculiare modalità di raggruppamento dei pixel che consente di effettuare uno zoom "digitale" senza perdita di indormazione, e consente di arrivare a sensibilità superiori. Complessivamente, riteniamo quindi il Lumia 1020 il miglior "telefono-fotocamera" oggi disponibile, ma più per la maggiore versatilità di scatto che per la qualità - pur ai massimi livelli - delle immagini ottenute.
