Dal 2010 pagamenti di prossimità col cellulare

Nel 2010 si pagherà il tram, la spesa e lo shopping con il cellulare grazie agli sviluppi condotti dalle Poste e da altri operatori.

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a cura di Davide Beretta

Nel 2010 sarà possibile pagare la spesa col cellulare. Una nuova direttiva ha alzato il limite dei pagamenti mobili, portandolo da 15 euro a ben 150 euro, e ha concesso di fornire tale servizio anche a operatori diversi dalle banche. Questo tipo di tecnologia è studiata presso l'RfidLab dell'Università La Sapienza di Roma.

Presto si diffonderanno le modalità di pagamento via cellulare

"Sarà il 2010 l'anno del boom per i pagamenti mobili, perché solo a novembre è stata recepita la direttiva europea Payment Service, che li abilita. Adesso gli operatori stanno ultimando la fase di rodaggio" dice Carlo Maria Medaglia, direttore di RfidLab, che aggiunge "nell'immediato si diffonderanno i sistemi per gestire il conto corrente via cellulare. Nel corso del 2010 diventerà comune pagare biglietti di mezzi pubblici con il telefonino. Per ultimi, partiranno i servizi per acquistare prodotti nei negozi".

La gestione del conto corrente dal telefonino è già disponibile con Poste Mobile per conti delle Poste Italiane e con Noverca per Banca Intesa. Le Poste inoltre offrono la possibilità di scambiare denaro tramite cellulare. Anche CartaSì si sta muovendo su questo mercato con soluzioni che permettono di pagare, ad esempio, un parcheggio o dei film su Sky grazie ad un sms. Telecom, per rimanere al passo sulle stesse tematiche, ha stetto un accordo con Movincom per la vendita di biglietti di vario genere.

Un Pos per pagamenti di prossimità col cellulare - Clicca per ingrandire

La vera novità per il futuro consisterà però nella possibilità di pagare semplicemente avvicinando il cellulare ad un lettore Pos. Questa modalità è già utilizzata in Giappone ed è in fase di testing su alcuni mezzi pubblici milanesi che permettono il pagamento delle tratte con cellulari come il Nokia 6126. La sfida consiste nell'introdurre questi Pos nei comuni negozi ma Telecom, Tim, Wind e Poste stanno già lavorando agli accordi con gli esercenti.