Foxconn: produzione tornata alla normalità in Cina e Vietnam

Dopo la chiusura forzata causata dal Coronavirus, Foxconn ha dichiarato che la produzione è tornata alla normalità in Cina e Vietnam.

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a cura di Lucia Massaro

Il livello di produzione negli stabilimenti Foxconn in Cina e Vietnam è tornato alla normalità. A dichiararlo è Terry Gou Tai-ming, fondatore della principale società assemblatrice di iPhone, ai media nazionali sottolineando come la ripresa abbia “superato le aspettative”. Le attività si erano interrotte a causa della diffusione del Coronavirus.

Come promesso, dunque, la società taiwanese sembrerebbe essere in grado di soddisfare senza particolari problemi “tutti gli obblighi di produzione mondiale”. Di conseguenza, l’impatto sulla produzione dei dispositivi targati Apple dovrebbe essere limitato e non dovrebbero esserci ritardi relativi al lancio dei nuovi prodotti da Cupertino.

La buona notizia della normale ripresa delle attività, però, è accompagnata dalle preoccupazioni di Foxconn sulla possibile debole domanda da parte dei consumatori, soprattutto negli Stati Uniti. La società taiwanese sottolinea che – per la ripresa economica – non è sufficiente solamente riprendere a pieno ritmo la produzione, ma è necessario che i consumatori continuino ad acquistare. Un aspetto che resta ancora una grande incognita.

Tutti gli Apple Store presenti sul territorio italiano, per esempio, resteranno chiusi da oggi fino a data da destinarsi. Lo store online resterà chiaramente attivo ma – allo stato attuale – risulta difficile capire quale sarà l’impatto sulla domanda dalle varie misure adottate per far fronte all’emergenza. Non a caso, il colosso di Cupertino ha immediatamente rivisto al ribasso le proprie previsioni di vendita per il trimestre che si concluderà il 31 marzo, periodo in cui era atteso il lancio di iPhone 9 che sembrerebbe essere rimandato.

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