Samsung starebbe pensando di rimettere in vendita il Galaxy Note 7, giusto con qualche ritocchino alla batteria. Questo almeno è quanto sostiene la coreana Hankyung. In realtà la notizia sembra essere affidabile visto che già a gennaio Reuters aveva ventilato un'ipotesi simile, così come ZDNet Korea.

La modifica dovrebbe riguardare ovviamente la batteria, responsabile come appurato ufficialmente delle esplosioni. Per evitare problemi la capienza sarà minore (quindi anche l'autonomia). Dalla batteria da 3500 mAh dell'originale infatti si dovrebbe passare a una da 3200 o forse anche 3000 mAh. L'intera componentistica dovrebbe essere riutilizzata senza ritocchi invece, mentre lo chassis sarebbe diverso, non sappiamo se per offrire un alloggio migliore alla batteria o se per altri motivi.
Ma il Note 7 così modificato non dovrebbe tornare sui mercati principali di Europa e Stati Uniti, bensì su alcuni di quelli asiatici emergenti, come Vietnam e India, probabilmente a un prezzo ridotto. Le vendite dovrebbero avere inizio il prossimo giugno.

La decisione, se confermata, aiuterebbe il colosso coreano a risolvere almeno due grossi problemi: rientrare, anche solo in parte, dei costi di produzione di tutte le unità rimaste invendute o ritirate dal mercato e fornire una risposta all'enorme problema ambientale che rappresenta il riciclo di tanti milioni di smartphone in una sola volta.