Samsung si prepara a rivoluzionare finalmente la ricarica wireless sui suoi top di gamma: secondo le ultime indiscrezioni dalla Corea del Sud, la serie Galaxy S26 segnerà il primo upgrade significativo in questo ambito dopo ben sei anni di stagnazione. Una mossa che potrebbe ridefinire l'esperienza utente sui flagship della casa coreana, storicamente penalizzati rispetto alla concorrenza cinese in termini di velocità di ricarica senza fili. L'annuncio arriva mentre l'industria mobile continua a spingere sull'acceleratore dell'efficienza energetica e della convenienza per l'utente finale.
Secondo quanto riportato da ET News, il Galaxy S26 Ultra riceverà la ricarica wireless a 25W, mentre i modelli standard Galaxy S26 e S26 Plus si fermeranno a 20W. Un salto notevole rispetto agli attuali 15W che caratterizzano i flagship Samsung dal lontano 2020, quando la serie Galaxy S20 introdusse per la prima volta questo standard rimasto poi congelato per cinque generazioni consecutive. La fonte coreana stima che l'upgrade potrebbe ridurre i tempi di ricarica wireless fino al 40%, un miglioramento sostanziale per chi utilizza abitualmente pad e stand di ricarica.
Il contesto competitivo rende ancora più evidente il ritardo accumulato da Samsung: brand come OnePlus, HONOR e Xiaomi hanno progressivamente alzato l'asticella, con il OnePlus 13 che offre già 50W wireless e lo Xiaomi 15 Ultra che tocca gli 80W. Anche considerando l'upgrade previsto, i Galaxy S26 rimarrebbero significativamente indietro rispetto ai rivali cinesi, sebbene il gap si riduca sensibilmente.
L'analisi delle specifiche rivela una strategia di differenziazione interna alla lineup: l'Ultra si posiziona come il modello premium anche nella ricarica wireless, mentre i modelli inferiori ricevono comunque un boost del 33% rispetto alla generazione attuale. Questa segmentazione rispecchia l'approccio tipico di Samsung nella creazione di gerarchie di prodotto, dove le feature più avanzate vengono riservate al modello di punta per giustificare il premium pricing.
Ma le novità non si fermano alla velocità: i Galaxy S26 dovrebbero integrare magneti nativi per lo standard Qi2 MPP, la versione evoluta del protocollo di ricarica wireless che incorpora il sistema MagSafe-like. Samsung si unirebbe così a HMD e Google, che hanno già abbracciato questa tecnologia sui loro dispositivi recenti. L'integrazione magnetica garantisce un allineamento perfetto tra device e charger, massimizzando l'efficienza energetica e riducendo le dispersioni termiche che rappresentano uno dei principali limiti della ricarica wireless tradizionale.
Sul fronte della ricarica cablata, le indiscrezioni indicano che il Galaxy S26 Ultra potrebbe finalmente salire a 60W, abbandonando i 45W attuali che lo rendono meno competitivo rispetto a flagship cinesi che superano abbondantemente i 100W. Anche in questo caso Samsung procede con cautela rispetto ai competitor asiatici, privilegiando probabilmente considerazioni legate alla longevità della batteria e alla gestione termica, aspetti critici per un brand che punta sulla durabilità nel tempo dei suoi dispositivi premium.