Il panorama digitale si prepara ad accogliere un'importante evoluzione con l'espansione di Gemini, l'assistente AI di Google, verso numerosi dispositivi dell'ecosistema Android.
Secondo quanto rivelato da Guemmy Kim, senior director per il prodotto e l'esperienza utente su Android, l'intelligenza artificiale di Mountain View si prepara a debuttare su smart TV, smartwatch Wear OS, automobili e dispositivi di realtà mista. Sebbene le tempistiche precise rimangano vaghe, con Google che si limita a indicare finestre temporali approssimative, le novità promettono di ridefinire l'interazione quotidiana con la tecnologia in contesti diversificati.
L'AI al polso e oltre lo schermo
La corsa all'integrazione dell'intelligenza artificiale nei dispositivi indossabili segna un passo significativo con l'arrivo di Gemini su Wear OS.
L'assistente permetterà interazioni vocali fluide e naturali, senza la necessità di formulare comandi rigidamente strutturati o di digitare su schermi minuscoli. Un vantaggio notevole quando si necessita di informazioni rapide in situazioni di mobilità, come quando si è in ritardo per un appuntamento.
Google ha dichiarato che questo aggiornamento raggiungerà gli smartwatch con Wear OS "nei prossimi mesi", sebbene non sia chiaro quali modelli specifici supporteranno inizialmente la funzionalità. Al contempo, l'azienda ha confermato che Gemini debutterà anche sul primo visore XR Android, sviluppato da Samsung, entro la fine dell'anno.
Questa espansione verso il settore della realtà mista rappresenta un territorio largamente inesplorato per l'assistente AI di Google, che potrebbe aprire scenari d'uso completamente nuovi in ambienti immersivi. La possibilità di interagire con l'intelligenza artificiale in contesti di realtà aumentata potrebbe trasformare radicalmente l'esperienza utente, rendendo l'interazione con la tecnologia ancora più intuitiva e contestuale.
Conversazioni naturali alla guida
Nel settore automobilistico, Gemini promette di elevare l'esperienza di guida attraverso conversazioni più naturali e comprensione contestuale. Kim sottolinea come l'assistente possa gestire richieste complesse mentre si è al volante, senza richiedere comandi preimpostati.
"Ad esempio, Gemini può trovarti una stazione di ricarica sulla strada verso l'ufficio postale che sia anche vicina a un parco, così che tu possa fare una passeggiata prima delle tue commissioni mentre la tua auto si sta ricaricando", spiega Kim nel blog.
L'assistente sarà inoltre in grado di connettersi alle app di messaggistica per riassumere i messaggi ricevuti, riducendo le distrazioni durante la guida. L'implementazione di Gemini avverrà su Android Auto "nei prossimi mesi", mentre per le auto con Google integrato nativamente bisognerà paradossalmente attendere più a lungo. Questa distinzione nei tempi di rilascio riflette la complessità differente dei due sistemi e la necessità di collaborazione con i produttori automobilistici per l'integrazione nativa.
Gemini arriva in salottto
L'integrazione di Gemini nelle piattaforme televisive rappresenta forse uno degli sviluppi più interessanti, mirando a trasformare il modo in cui interagiamo con i contenuti multimediali domestici. L'assistente AI sarà in grado di fornire raccomandazioni personalizzate e contestuali basate su richieste complesse.
"Potrai chiedere film d'azione adatti all'età dei tuoi bambini e ottenere i migliori consigli", afferma Kim. Un esempio concreto mostrato da Google illustra come sia possibile richiedere a Gemini di "spiegare il sistema solare a un bambino di prima elementare", ricevendo in risposta una spiegazione appropriata, un pulsante per approfondire e suggerimenti di video YouTube specificamente progettati per i più piccoli.
Questa funzionalità, che arriverà su Google TV "entro la fine dell'anno", potrebbe rappresentare un significativo passo avanti rispetto agli attuali sistemi di raccomandazione, introducendo un livello di comprensione contestuale e personalizzazione finora inedito nel mondo dell'intrattenimento domestico. L'assistente non si limiterà a cercare contenuti basati su parole chiave, ma interpreterà le richieste considerando il contesto familiare e le esigenze educative.
La mossa di Google si inserisce in una strategia più ampia di diffusione dell'intelligenza artificiale attraverso l'intero ecosistema di dispositivi connessi, con l'obiettivo di creare un'esperienza utente coerente e intuitiva. Mentre le finestre temporali rimangono vaghe, appare chiaro che nei prossimi mesi assisteremo a una progressiva trasformazione dell'interazione con la tecnologia quotidiana, guidata dall'intelligenza artificiale di nuova generazione.