Gli italiani e i cellulari: più formichine che cicale

Il sondaggio di Demoskopea per Facile.it sfata il mito degli italiani malati di telefonia mobile: la maggioranza ha un solo numero e spende poco al mese.

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a cura di Pino Bruno

Per Anna Wintour, Rihanna, Kate Beckinsale, Scarlett Johansson e altre star di Hollywood il ritorno al telefono cellulare tradizionale è stata una scelta obbligata, per difendere la privacy. Per due italiani su dieci, invece, il passaggio allo smartphone non c'è mai stato a causa della crisi economica. Il sondaggio di Demoskopea per Facile.it sfata una certezza o, se vogliamo, un luogo comune. Quello dell'italiano che ha in tasca due o tre cellulari di ultima generazione e sta sempre a parlare, chattare, navigare. 

La realtà sembra un'altra, per il 20 per cento di noi, a sottolineare un divario digitale che non è determinato soltanto da fattori sociali e culturali.

La cicala e la formica

La cicala e la formica

L'indagine si basa su un campione rappresentativo di ultra quindicenni,  equivalente a circa 40,5 milioni di cittadini. Il 66 per cento degli intervistati ha dichiarato di avere un solo numero di cellulare (la percentuale di chi ha in tasca un solo telefono sale ancora di più al Nord Est, dove arriva addirittura al 71,5%),  per il quale spende in media molto poco. Il 67 per cento del campione totale non supera la soglia dei 15 euro mensili e addirittura un italiano su 3 (33,2%) riesce a spendere una cifra compresa fra i 9 e i 10 euro, che si riducono a meno di 8 euro per il 16,6% degli intervistati (19,2% nel Nord Ovest).

C'è infine anche un divario di genere. Il 24,2 per cento delle donne ha ancora un telefono tradizionale, mentre la percentuale degli uomini è del 16,3 per cento.

Insomma, altro che VIP, che ricorrono ai vecchi telefoni per non farsi rubare dati riservati e foto piccanti. Per gli italiani, a quanto pare, è la disponibilità di denaro a fare la differenza.