Google a patti con Apple ma Samsung vince in Giappone

I vertici di Google e Apple si parlano sulla questione dei brevetti. È probabile che la casa di Mountain View stia cercando un'intesa per mettere al sicuro Android e salvaguardare i partner. Intanto una causa in Giappone tra Apple e Samsung vede quest'ultima uscire vincitrice.

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a cura di Manolo De Agostini

Google e Apple discutono tra loro di brevetti. Secondo fonti dell'agenzia di stampa Reuters, l'AD della casa di Mountain View Larry Page e quello di Apple, Tim Cook, avrebbero avuto una conversazione telefonica la scorsa settimana. Parallelamente altri dirigenti delle rispettive aziende avrebbero avviato contatti tra loro sul tema.

Benché non si sappia cosa si siano detti di preciso i due AD, gli strascichi del caso Apple-Samsung (Samsung ha copiato Apple e prende una multa da 1 miliardo) sembrerebbero aver toccato nel vivo anche la casa madre di Android, nonostante pubblicamente questa si sia professata abbastanza tranquilla (Google: la sentenza pro-Apple non tocca il cuore di Android).

Non è chiaro chi dei due abbia alzato la fantomatica cornetta, ma la logica porta a pensare sia stato Larry Page. È evidente che i missili giudiziari lanciati da Apple contro i partner dell'ecosistema Android non sono passati inosservati e con in gioco proprietà intellettuali che vanno a toccare funzioni ormai ritenute basilari, Google sta cercando di trovare una soluzione per proteggere il suo gioiellino e non perdere preziosi alleati.

La palla è nelle mani di Apple, uscita rafforzata dal verdetto californiano. La "guerra termonucleare" di Steve Jobs contro Android potrebbe quindi essere a un punto di svolta, dipende tutto da Tim Cook e dalle pretese di Apple. Se Google dovesse scucire un accordo di licenza con la casa di Cupertino, parte dei contenziosi legali tra la Mela morsicata e i produttori Android potrebbero cadere, chiudendo un capitolo amaro (per tutti) dell'innovazione tecnologica.

Aleggia però lo spettro del mancato accordo. Apple potrebbe chiedere troppi soldi o decidere di andare fino in fondo alla sua campagna legale, dopo aver vinto un importante round ed essere riuscita a depotenziare la causa con Motorola in Germania. Le fonti dicono che al momento non ci sono stati accordi, ma i boss delle due aziende continueranno a trattare.

Tifiamo ovviamente per un'intesa che soddisfi entrambe le parti e che soprattutto faccia l'interesse dei consumatori, che assistono alla vicenda sgomenti e timorosi delle possibili ripercussioni.  Nel frattempo è arrivato un verdetto dal Giappone, altro paese in cui Samsung e Apple si stanno affrontando giudiziariamente. La corte di Tokyo ha sancito che Samsung Electronics non ha violato brevetti Apple.

Siamo quindi davanti a un calcistico "1-1 e palla al centro", in quanto in Sud Corea la causa tra le due aziende si è chiusa con un sostanziale pareggio. In questa vertenza è stato sancito che i prodotti Galaxy (S, S II e Tab - otto in tutto, distribuiti da NTT Docomo e KDDI) non hanno violato la proprietà intellettuale Apple relativa alla sincronia di dati audio e video dai dispositivi ai server (No. 4,204,977). Non si tratta insomma di una causa sul design o l'interfaccia e le sue funzioni. Secondo Bloomberg, Apple chiedeva un risarcimento di 100 milioni di yen, pari a poco più di un milione di euro.