Il 2025 segnerà la fine di un'epoca per gli utenti Google che hanno fatto affidamento sui Promemoria integrati nelle varie applicazioni dell'ecosistema Mountain View. L'azienda californiana ha infatti confermato che nella seconda metà dell'anno eliminerà definitivamente questa funzionalità, trasferendo tutto il sistema di gestione delle attività sotto l'ombrello di Google Tasks. Si tratta dell'ultimo capitolo di una strategia consolidata che ha già visto scomparire servizi amati come Inbox, Allo e Hangouts a favore di alternative considerate più strategiche.
L'ultima migrazione: Google Keep perde i suoi promemoria
Dopo aver già completato il passaggio dei promemoria da Calendar e Assistant verso Tasks nel corso del 2023, Google si prepara ora ad affrontare l'ultimo bastione: Google Keep. L'applicazione per le note digitali rappresenta infatti l'ultimo servizio dell'ecosistema che ancora utilizza il sistema di Promemoria, e la sua integrazione con Tasks segnerà la definitiva unificazione di tutte le funzionalità di gestione delle attività.
La transizione, come confermato in un aggiornamento delle pagine di supporto ufficiali, avverrà in modo completamente automatico. Gli utenti non dovranno compiere alcuna azione manuale: i promemoria creati all'interno delle note di Keep verranno automaticamente salvati in Tasks, mantenendo però una particolare etichetta "From Keep" che ne identificherà la provenienza originale.
Un ecosistema unificato sotto Tasks
Una volta completata la migrazione, Tasks diventerà il punto di riferimento assoluto per tutte le attività e i promemoria generati all'interno dell'universo Google e Workspace. Che si tratti di promemoria creati in Gmail, Calendar, Chat, Docs o tramite l'assistente Gemini, tutto confluirà in un'unica destinazione centralizzata.
Nonostante la migrazione dei dati, Google ha assicurato che gli utenti potranno continuare a gestire i propri promemoria direttamente dall'app Keep, marcandoli come completati o modificandoli secondo necessità. La differenza sostanziale risiederà nel fatto che, dietro le quinte, tutti questi dati saranno archiviati nel sistema Tasks, garantendo una sincronizzazione perfetta tra tutte le piattaforme.
La strategia del "consolidamento forzato"
Questa mossa si inserisce in una più ampia strategia aziendale che ha caratterizzato Google negli ultimi anni: la tendenza a lanciare servizi con funzionalità sovrapposte per poi eliminare progressivamente quelli considerati meno strategici. Il caso più emblematico resta quello di Inbox by Gmail, un client di posta elettronica rivoluzionario che venne sacrificato sull'altare del consolidamento, nonostante il favore degli utenti più esperti.
Con la scomparsa definitiva dei Promemoria come funzionalità autonoma, Google punta evidentemente a semplificare l'esperienza utente, evitando la confusione generata dalla presenza di strumenti simili distribuiti su piattaforme diverse. Resta da vedere se questa scelta si rivelerà vincente o se, come spesso accaduto in passato, genererà malcontento tra gli utenti più affezionati alle soluzioni esistenti.