Google eBooks, libri nella nuvola per sfidare Amazon

Google eBooks apre i battenti con un negozio online in cui la casa di Mountain View vende libri digitalizzati di ogni genere, da bestseller, a novità, fino ai classici. Ci sono anche milioni di volumi antichi gratuitamente consultabili. Tutto nella cloud, i libri disponibili su moltissimi dispositivi.

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a cura di Manolo De Agostini

Google ha presentato Google eBooks, una nuova libreria digitale con oltre 3 milioni di testi digitali, che vanno dai best seller ai classici, fino alle produzioni di case editrici indipendenti. Il tutto è accessibile, in un'ottica che rientra nel pieno stile della casa di Mountain View, da PC, smartphone, tablet ed e-reader (non il Kindle, salvo per gli ebook gratuiti).

I libri sono nella cloud e raggiungibili tramite account Google (gli utenti potranno accedere per esempio ai propri libri da messaggi Gmail o da foto in Picasa), senza limiti di archiviazione. I prezzi sono variabili, e ci sono anche volumi consultabili gratuitamente.

Google eBookstore

I Google eBook, oltre che dal browser, possono essere letti e acquistati da applicazioni per dispositivi Android e iOS (già disponibili nei rispettivi store). L'azienda di Mountain View ha affermato che su molti testi si può intervenire sulla scelta del carattere e  la dimensione, le modalità di lettura (giorno e notte), interlinea, etc. Google, per rompere il ghiaccio, offre tre libri gratuiti a ogni possessore di Google account.

Adobe Systems, tramite Content Server 4, si occuperà dei digital rights management (DRM) per il nuovo sistema (questo consentirà quindi di legare i libri acquistati al vostro account) e ciò permetterà di leggere i libri su oltre 85 ereader - tra cui NOOK o Sony Reader - che supportano i formati PDF, ePub e il DRM di Adobe. In alcuni casi i libri saranno accessibili anche offline e scaricabili, per esempio durante un volo aereo e su quei dispositivi provvisti di connessione al Web. La decisione di applicare il DRM sulle opere è degli editori.

Google eBooks funziona per ora solo negli Stati Uniti, ma valicherà i confini statunitensi nel primo trimestre del prossimo anno. Per gli editori l'incasso è del 52%, mentre il restante 48% va a Google.

A spingere il servizio negli Stati Uniti ci sono anche la partnership con il social network Goodreads e la possibilità per le piccole librerie di entrare in Google eBooks e aprirsi al commercio internazionale. In questo caso il 45% del ricavato va agli editori, mentre il 55% viene suddiviso tra Google (la parte predominante) e il rivenditore.

Alcune schermate dell'applicazione Android

L'avventura di Google con i libri è iniziata nel 2004. Da allora la casa di Mountain View ha digitalizzato 15 milioni di libri di 35 mila editori e più di 40 librerie in oltre 100 paesi. Questi libri continueranno a essere ricercabili in Google Books, nella sezione ricerca dell'eBookStore.

Secondo James McQuivey, analista di Forrester Research, attraverso il suo motore di ricerca, Google attrae miliardi di ricerche online ogni giorno, di cui milioni sono sui libri. Questo è un aspetto a cui altri non possono accedere ed è qualcosa di cui Google si può avvantaggiare.

"Tutto ciò che deve fare Google è abituare le persone ad allontanarsi da Amazon quando fanno una ricerca correlata ai libri. Anche se la gente è interessata a nuovi libri, Google può offrirgli spezzoni di libri protetti da copyright e chiedergli se è ciò che stavano cercando".

Una nuova era nel settore dei libri digitali sembra stia per iniziare, ma è ancora presto per capire se Google sconquasserà il mercato: Big G mette il piede in un territorio dove si stanno già battendo Amazon, Apple e Barnes & Noble. Per i consumatori l'entrata in campo del colosso di Mountain View significa maggiore competizione, più scelta e prezzi potenzialmente più bassi.

Per ora il quadro sembra idilliaco. Tuttavia nei prossimi mesi potremmo assistere a qualche "scossa di assestamento", con scaramucce tra le aziende per accaparrarsi autori e best seller.

Il settore dei libri elettronici guadagna però nuova linfa e non si può che porsi la domanda: il digitale ucciderà la carta? È ancora presto per dirlo, ma senz'altro ha un pregio: offrire un'altra porta d'accesso alla cultura. E questo non è mai un male.