La strategia di indipendenza tecnologica di Google sta per compiere un nuovo passo decisivo nel 2026, quando la serie Pixel 11 (attualmente trovate il Pixel 10 in vendita su Amazon) potrebbe segnare la fine di una collaborazione pluriennale con Samsung nel settore delle telecomunicazioni mobili. Secondo le indiscrezioni che circolano nel settore, Mountain View sarebbe pronta ad abbandonare i modem Samsung in favore di una soluzione alternativa, consolidando così il percorso di diversificazione dei fornitori iniziato qualche anno fa. Questa mossa rappresenterebbe l'ennesimo capitolo di un distacco graduale ma costante dall'ecosistema hardware sudcoreano, che un tempo rappresentava un pilastro fondamentale per i dispositivi Pixel.
MediaTek entra nella partita dei modem 5G
Le voci di corridoio provenienti da fonti specializzate indicano che il processore Tensor G6, nome in codice Malibu, monterà il modem M90 di MediaTek al posto del tradizionale Exynos 5G di Samsung. Il tipster Mystic Leaks ha diffuso questa informazione attraverso i canali Telegram, suggerendo un cambio di rotta significativo nelle scelte tecnologiche di Google. Il modem taiwanese promette prestazioni di tutto rispetto, con supporto completo per le reti 5G sia mmWave che sub-6GHz, in modalità standalone e non-standalone.
Le specifiche tecniche del MediaTek M90 rivelano capacità di download fino a 12 Gbps attraverso l'aggregazione dei portanti, oltre al supporto per la connettività satellitare LEO per chiamate e messaggi di emergenza. Particolarmente interessante risulta la compatibilità con la modalità dual-SIM dual-active, una caratteristica sempre più richiesta dagli utenti professionali e dai viaggiatori frequenti.
Il confronto con la tecnologia Samsung
Analizzando le prestazioni, il modem Exynos 5400 attualmente utilizzato nel Tensor G5 dei Pixel 10 mantiene un leggero vantaggio teorico, raggiungendo velocità di 14,7 Gbps quando sfrutta simultaneamente le frequenze FR1 e FR2 in modalità NR-DC. Tuttavia, le differenze prestazionali appaiono marginali, lasciando supporre che la decisione di Google sia motivata da considerazioni diverse dalla pura velocità di connessione. L'efficienza energetica potrebbe rappresentare il fattore determinante, considerando che i modem Exynos hanno storicamente mostrato consumi elevati, pur avendo fatto progressi significativi nelle generazioni più recenti.
La scelta di diversificare i fornitori riflette una strategia aziendale più ampia, volta a ridurre la dipendenza da un singolo partner tecnologico. Questa filosofia consente a Google di negoziare condizioni migliori e di mantenere la flessibilità necessaria per adattarsi rapidamente alle evoluzioni del mercato. La competizione tra fornitori, inoltre, stimola l'innovazione e può portare benefici in termini di costi e prestazioni.
Le specifiche tecniche del Tensor G6
Secondo le anticipazioni, il nuovo processore Google potrebbe essere prodotto da TSMC utilizzando il processo produttivo a 2 nanometri, rappresentando un salto qualitativo significativo rispetto alle generazioni precedenti. L'architettura CPU prevede un core Cortex C1 Ultra ad alte prestazioni, sei core Cortex C1-Pro per l'efficienza e un core Cortex C1-Nano per i compiti a basso consumo energetico. La GPU triple-core di Imagination Technologies completerebbe il pacchetto, insieme alla memoria LPDDR5x e allo storage UFS 4.0.
Nonostante il distacco nel settore dei modem, Google dovrebbe continuare a collaborare con Samsung per altri componenti cruciali. I pannelli OLED e i sensori fotografici ISOCELL rimarranno probabilmente parte dell'ecosistema Pixel, dimostrando che la strategia di diversificazione segue logiche selettive piuttosto che un abbandono totale del partner coreano.
Verso il lancio dei Pixel 11
L'arrivo della serie Pixel 11 è previsto per la metà del 2026, coincidendo con il debutto di Android 16. Questa tempistica permetterà a Google di perfezionare l'integrazione del nuovo modem MediaTek e di ottimizzare l'esperienza utente complessiva. Il mercato degli smartphone premium continua a evolversi rapidamente, e le scelte tecnologiche di oggi determineranno la competitività dei dispositivi di domani.
La decisione di abbandonare i modem Samsung rappresenta un momento simbolico nell'evoluzione dei Pixel, segnando la maturità tecnologica di Google e la sua capacità di gestire partnership multiple per ottenere il miglior risultato possibile per i propri utenti.