La battaglia delle piccole funzionalità quotidiane tra iOS e Android ha trovato un nuovo campo di confronto: la creazione istantanea di sticker dalle proprie foto. Mentre gli utenti iPhone si sono abituati da tempo alla possibilità di trasformare qualsiasi soggetto in una foto in un adesivo digitale semplicemente tenendo premuto il dito sullo schermo, questa comodità è rimasta spesso un privilegio esclusivo dell'ecosistema Apple. Ora Google sembra voler colmare questo divario, introducendo una funzione simile nella versione iOS di Google Foto, anche se ironicamente proprio gli utenti Android potrebbero rimanere ancora in attesa.
L'arrivo della funzione su territorio Apple
La novità è emersa grazie alla segnalazione dell'utente Telegram AdanBR, che ha documentato l'implementazione della nuova caratteristica nell'app Google Foto per dispositivi iOS. Il meccanismo è intuitivo e familiare per chi già utilizza l'app Foto nativa di Apple: basta premere e mantenere il dito su qualsiasi soggetto presente in una fotografia per vederlo automaticamente isolato dallo sfondo e pronto per essere utilizzato come sticker indipendente.
Google ha accompagnato l'introduzione di questa funzionalità con una breve presentazione interattiva che guida gli utenti attraverso le prime operazioni. Una volta selezionato il soggetto desiderato, l'applicazione offre due opzioni immediate: copiare l'elemento come adesivo digitale oppure condividerlo direttamente attraverso altre applicazioni.
Differenze rispetto all'esperienza nativa iOS
Nonostante l'implementazione di Google rappresenti un significativo passo avanti, rimangono delle differenze sostanziali rispetto a quanto offre l'app Foto predefinita di iOS. L'applicazione Apple, infatti, integra un pulsante dedicato "Aggiungi Sticker" che non si limita a creare l'adesivo, ma lo inserisce automaticamente nel menu personalizzato dell'utente, permettendo inoltre l'applicazione di effetti visivi aggiuntivi come contorni, stile fumetto o aspetto tridimensionale.
Queste limitazioni derivano principalmente dal fatto che Google Foto rimane un'applicazione di terze parti nel sistema operativo di Apple, con conseguenti restrizioni nell'integrazione profonda con le funzionalità di sistema. Tuttavia, l'implementazione di base rappresenta comunque un miglioramento significativo dell'esperienza utente, specialmente per chi preferisce gestire le proprie foto attraverso il servizio di Google piuttosto che l'alternativa nativa.
Il paradosso Android e le prospettive future
Quello che emerge come particolare paradosso è la situazione degli utenti Android, che al momento non possono ancora beneficiare di questa innovazione nell'app Google Foto, nonostante si tratti del sistema operativo sviluppato dalla stessa Google. Alcuni produttori di dispositivi Android hanno implementato funzionalità simili nelle loro personalizzazioni dell'interfaccia utente, ma una soluzione uniforme attraverso Google Foto rimane ancora in sospeso.
La strategia di Google di testare prima la funzionalità su iOS potrebbe rispondere a diverse logiche: dalla necessità di competere direttamente con le funzioni native di Apple alla volontà di sperimentare su una base utenti più contenuta prima di un eventuale rilascio su scala più ampia. Resta da vedere se e quando questa democratizzazione degli sticker fotografici raggiungerà anche gli utenti del sistema operativo di casa Google, completando così un percorso che al momento presenta questa curiosa inversione di priorità.