Google Project Tango, Android e Kinect in uno smartphone

Project Tango è la nuova iniziativa di Google per migliorare le capacità degli smartphone. Tramite sensori e videocamere i terminali del futuro saranno in grado di mappare l'ambiente che circonda in modo autonomo e immediato.

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a cura di Manolo De Agostini

Uno smartphone Android capace di mappare il mondo intorno a noi e avere coscienza di ciò che ci circonda. Per ora è solo un prototipo, realizzato da Google all'interno dell'iniziativa "Project Tango", ma presto finirà nelle mani degli sviluppatori che potranno saggiarne tutte le potenzialità. Se con Google Maps l'obiettivo del colosso statunitense è quello di realizzare una mappa del mondo il più accurata possibile, con Project Tango si vuole spingere a un nuovo livello di precisione

Il telefono sarà infatti in grado di capire le dimensioni delle stanze e gli spazi all'interno degli edifici semplicemente acquisendo i dati raccolti in movimento. In poche parole, vi basterà muovervi all'interno di un ambiente per far sì che lo smartphone capisca e mappi le dimensioni della stanza, senza dimenticare i vari oggetti presenti all'interno che "rubano" spazio e fanno da intralcio e così via.

Tango è un progetto della divisione Advanced Technology and Projects, gruppo che l'azienda si è ben guardato dal vendere a Lenovo nell'operazione Motorola. "L'obiettivo di Project Tango è dare ai dispositivi mobile la capacità di capire lo spazio e il movimento tipica degli umani", ha dichiarato Johnny Lee, leader di Project Tango. Google ha 200 dispositivi pronti da consegnare agli sviluppatori che desiderano realizzare strumenti per le mappe, giochi e nuovi algoritmi che sfruttino i sensori del telefono.

Già, ma com'è il telefono, in sé e per sé? È uno smartphone Android da 5 pollici, con due coprocessori Movidius Myriad 1 deputati alla gestione dei dati visivi raccolti tramite una fotocamera posteriore da 4 MPX, un sensore di profondità e una seconda videocamera per il motion tracking. Google afferma che i sensori permettono al dispositivo di realizzare "250 milia misurazioni 3D al secondo", aggiornando la posizione e l'orientamento in tempo reale e combinando il tutto in un singolo modello 3D dello spazio che vi circonda. Stando a quanto affermato da Google, i chip Myriad 1 sono parecchio efficienti perché svolgono il lavoro consumando poche centinaia di milliwatt rispetto al watt richiesto da soluzioni precedenti.

La prima applicazione utile di Project Tango è realizzare mappe indoor (all'interno degli edifici) molto complete e in tempo reale, ma è chiaro che l'apporto degli sviluppatori apre le porte a scenari più ampi: per esempio qualcuno potrebbe realizzare giochi in realtà aumentata molto più interessanti, sfruttando il maggior numero di dati a disposizione.

Un prodotto simile potrebbe poi essere di grande aiuto ai non vedenti, dato che sensore e videocamera fungerebbero da "occhi virtuali" per segnalare ostacoli in un ambiente con cui il portatore di handicap non ha familiarità. La riteniamo quindi una tecnologia davvero interessante, che non vediamo l'ora di vedere e mettere all'opera. Tra l'altro adesso il prototipo è uno smartphone, ma in futuro sarà possibile integrare il tutto nei Google Glass, rendendo l'uso ancora più comodo.

Tutto è comunque allo stadio iniziale, quindi c'è ancora molto lavoro da fare: la divisione di Google infatti è impegnata sul progetto da circa un anno, con l'aiuto di varie università e istituti di ricerca. L'apertura agli sviluppatori (che possono fare domanda del prototipo) potrebbe essere ciò che manca a Project Tango per diventare una tecnologia matura e affidabile nel più breve tempo possibile.