HoloFlex, smartphone flessibile con gli ologrammi

Si chiama HoloFlex ed è il prototipo di uno smartphone sviluppato dalla Queen's University, in Canada. Il suo schermo olografico può creare immagini tridimensionali, e grazie alla flessibilità si aprono nuove possibilità di interazione.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ricercatori del Queen's University Human Media Lab hanno sviluppato HoloFlex, uno smartphone flessibile con schermo olografico. Si tratta ovviamente di un oggetto realizzato a scopi di ricerca, ben lontano da un vero prodotto commerciale, ma resta un oggetto davvero sorprendente.

La flessibilità dell'HoloFlex è una proprietà abbastanza intuitiva da capire: il telefono si può piegare. Non come si ripiega un fazzoletto per riporlo in tasca, però: parliamo di una leggera flessibilità che i ricercatori hanno sfruttato per creare una diversa interfaccia e un sistema di interazione con lo schermo olografico.

Uno schermo che può riprodurre immagini tridimensionali visibili da diverse angolazioni e anche da più persone diverse. Vale a dire degli ologrammi. Si tratta di un pannello FOLED (OLED flessibile) con risoluzione FullHD.

Le immagini vengono riprodotte su "basi" circolari da 12 pixel, che possiamo immaginare come la base su cui è poggiata una statuina. Ognuna di queste basi può proiettare l'immagine olografica grazie a uno strato di lenti fisheye. Si può esaminare l'immagine risultante da ogni lato, semplicemente ruotando il telefono. Piegando l'HoloFlex si cambia il punto di vista ma anche la possibile interazione con gli oggetti.

Teapot

Gli scienziati dell'università canadese credono che HoloFlex abbia grandi potenzialità. Potrebbe per esempio rendere più agevole la realizzazione e la modifica di modelli 3D, grazie proprio alla possibilità di piegarlo su un asse.

"Usando una videocamera stereoscopica (depth camera) si potrebbero fare delle videoconferenze olografiche", spiega il Dr. Vertegaal. "Piegando lo schermo le persone escono letteralmente dallo schermo, e ci si può girare intorno a vicenda, con i volti sempre ben riprodotti a prescindere dall'angolazione".

Teleconf02

C'è poi la possibilità di usare questa tecnologia con i videogiochi; ne vediamo un piccolo esempio nel video dimostrativo, che usa il popolare Angry Birds: per caricare la fionda basta piegare lo schermo, invece che trascinare con il dito. Poi, una volta lanciato il volatile sembra effettivamente muoversi "fuori" dallo smartphone. Un effetto niente male.

L'HoloFlex è sicuramente un prototipo interessante, e c'è da aspettarsi che qualche produttore di smartphone prenda contatto con il gruppo di ricerca canadese. Non è inoltre l'unico che punta a portare gli ologrammi su smartphone: Leia, per esempio, è una società che vuole integrare proiettori olografici sullo smartphone per un effetto "alla Star Wars". Ed esiste anche un progetto di ricerca italiano che vuole usare gli ologrammi per la telepresenza. L'anno scorso gli ologrammi sono stati usati anche per una manifestazione popolare, a Madrid (Spagna).