Honor contro tutti, il rapporto tra qualità e prezzo è l'arma vincente

Honor è pronta a sfidare tutti, anche i grandi, e anche Huawei. Per ora lo fa con Honor 7, un ottimo smartphone al prezzo che costa.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Honor ha presentato qualche giorno fa l'Honor 7, uno smartphone che era già in vendita in Asia e che ha riscosso molto successo, grazie al buon rapporto tra qualità e materiali costruttivi, caratteristiche tecniche e, soprattutto il prezzo. Maggiori informazioni sono disponibili in questa news, mentre nelle prossime settimane lo testeremo e vi proporremo la recensione completa.

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Durante la presentazione londinese abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con Thorsten Doehlert, Senior product marketing manager di Honor, con cui abbiamo cercato di capire meglio gli obiettivi dell'azienda, la strategia attuale e futura, nonché dissipare qualche dubbio.

Honor è uno spin off di Huawei, questo lo sappiamo tutti, o quasi, è quindi naturale prima di tutto chiedersi quali siano i rapporti tra le due aziende. È facile immaginare che un marchio figlio di un colosso debba focalizzarsi su un'attività che possa, in qualche modo, completare l'azienda. Quindi strategia e prodotti non devono sovrapporsi, altrimenti si finirebbe col rubarsi i clienti a vicenda. In verità con Honor non sta andando proprio così, infatti la nuova nata sta agendo come un'azienda in tutto e per tutto autonoma.

Certo condividono le risorse interne, sviluppare e ricercare la stessa cosa in due laboratori dello stesso gruppo non avrebbe molto senso, e questo è un vantaggio per entrambe, ma Honor si può considerare, all'atto pratico un concorrente di Huawei, e viceversa. 

Honor

Honor si presenta come un marchio per giovani, o "in grado di fare sentire le persone più giovani". Questo è puro marketing, perché se dovessimo credere a queste parole, allora dovremmo anche credere che chi va in giro con un iPhone sia un tipo decisamente più "figo" degli altri.

L'altro punto fermo è che Honor si definisce un "e-brand", cioè un marchio che vive sul web e basa sulla rete tutta la sua strategia (pubblicitaria ,vendita e sviluppo). Significa che tengono in considerazione i feedback degli utenti online, ma soprattutto che cercano di risparmiare denaro, investendo sul web e quindi in azioni marketing meno costose rispetto ai canali più classici (TV, locandine, etc). Honor non vende solo online, e questo lo specifico perché leggendo diverse fonti sul web, sembrerebbe che parte di questa strategia è anche la commercializzazione dei prodotti solo online, mossa che farebbe risparmiare ulteriore denaro evitando tutti i costi della distribuzione classica, ma non è così.

Per alcuni prodotti, come per l'Honor 7 stesso, inizialmente sarà acquistabile solo online, ma arriverà anche nei punti fisici. E crediamo che sia una scelta giusta, perché c'è ancora molta gente la fuori che un prodotto vuole toccarlo con mano prima di spendere 300 euro o più.

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Il risparmio di denaro che deriva da questa strategia ha un effetto benefico sul costo dei prodotti, ma è il costo stesso ad essere parte delle idee di Honor. Thorsten ci ha confidato che secondo lui un prodotto come Honor 7 sarebbe potuto essere venduto a un prezzo superiore, anche a 499 euro, e probabilmente non sarebbe andato male, ma il loro obiettivo è permettere ai giovani -  che deve essere tradotto in "chiunque abbia un budget limitato o non voglia spendere molto per uno smartphone" - di acquistare un buon telefono.

Abbiamo anche cercato di capire meglio quali siano le caratteristiche più importanti nello sviluppo di un prodotto, ma alla fine sembra che non ci sia una parametro più importante degli altri. Honor ma cerca di offrire il meglio di tutto all'interno di una determinata fascia di prezzo. È uno slogan che molti usano, il cosiddetto "meglio della categoria", ma anche se le categorie si possono inventare, Honor, almeno fino ad ora, sta giocando bene la partita. 

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